Pescara. La pista ciclabile sul lungofiume invasa dai rifiuti e destinata al degrado: Pescarabici chiama a raccolta iscritti e simpatizzanti per ripulirla.
Un’azione di impegno attivo a favore della ciclabilità e della dignità dei luoghi: questo l’intento con cui l’associazione Pescarabici ha organizzato una campagna per la pulizia della area ciclabile del lungofiume sud, “cercando”, spiega una nota, “collaborazione tra ciclisti e cittadini che abbiano a cuore la vivibilità di un’area verde altrimenti destinata a soccombere alla sporcizia e al degrado.
L’iniziativa parte domani, venerdì 8 settembre, e proseguirà tutti i fine settimana del mese di settembre, per ripulire la pista ciclabile che costeggia il fiume, lato sud, invasa da erbe, arbusti e piante che ne ostruiscono il passaggio e abbandonata al degrado più totale.
Partendo dall’assunto che “la pista ciclabile è di tutti e tutti hanno diritto a servirsene”, Pescarabici lancia lo slogan “La pista è mia e me la pulisco io!”, chiamando a raccolta i propri iscritti e chiunque voglia dare una mano, venerdì 8 alle ore 14,30, sul Ponte di ferro (ex ferrovia) nei pressi del campo Rampigna. Da lì il gruppo si muoverà verso la pista per cominciare la pulizia che dovrebbe essere effettuata nel tratto da via Stradonetto al ponte delle Libertà.
L’iniziativa sarà ripetuta sabato 9 (ore 10) venerdì 15 (h 14,30) e sabato 23 settembre (mattina), in coincidenza con l’inizio e la fine della “Settimana Europea della mobilità sostenibile” che verrà celebrata in tutta Europa con diverse iniziative volte a sensibilizzare sulla necessità di promuovere una mobilità diversa: pulita, attiva, sana.
La Fiab di Pescara, federazione alla quale Pescarabici è iscritta, raccomanda a quanti volessero partecipare di arrivare all’appuntamento con indosso pantaloni lunghi, maglietta a maniche lunghe, scarpe chiuse, occhiali per proteggere gli occhi (vanno bene anche quelli da bici), guanti in cuoio o da giardinaggio (no plastica o similari). Gli attrezzi necessari sono: decespugliatori, forbici per potature, falci e roncole. Servono anche scope raccogli foglie, rastrelli e sacchi neri per l’immondizia. Sulla pagina FB di Pescara bici Fiab è pubblicizzato l’evento e si possono porre domande e acquisire informazioni.
“Periodicamente, da almeno 7/8 anni a questa parte – dichiara la Presidente Laura Di Russo – viene denunciata la situazione di pericolosità in cui si trovano i ciclisti che si avventurano lungo quella che potrebbe sembrare un percorso protetto e bucolico in città, al pari di tante altre città che vivono e valorizzano le aree intorno ai fiumi. Invece da noi quella pista è diventata una giungla, e per di più è la casa di disperati e tossici che si rifugiano dentro il tunnel sotto la rampa dell’asse attrezzato. Non possiamo più tollerarlo. Decine e decine di persone si rivolgono a noi chiedendoci di intervenire. Sappiamo che a monte ci sono problemi di proprietà, gestione e competenze. Soprattutto problemi di ordine economico: la Provincia com’è noto non può accollarsi l’onere di pulirla e il Comune non può accollarsi il peso della gestione. Ma qualcosa deve essere fatto, anche considerato che la Ciclovia della Tiburtina, che unirà Pescara a Roma, è un sogno che sta per avverarsi, e che il tracciato che potrebbe essere presto finanziato dal Ministero tiene conto dell’esistenza della pista ciclabile lungo il fiume Pescara”.