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Pescara, spazio gratis per il concerto dei Negrita: sdegno fra le associazioni no-profit

Pescara. Piovono critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, che ha concesso gratuitamente il piazzale dell’Antistadio alla società organizzatrice del concerto dei Negrita. Sottolineatura politica a parte, si lamentano le associazioni cittadine, tenute a pagare regolarmente i canoni per il suolo pubblico per allestire manifestazioni gratuite: “Perché le società di spettacolo vengono agevolate?”.

C’è sconcerto tra le associazioni cittadine. La causa è il concerto, precisamente l’organizzazione e il pagamento dei canoni, che i Negrita hanno tenuto sabato sera sul piazzale dell’Antistadio Flacco. Era l’impianto sportivo ad essere destinato, in origine, ad ospitare lo show della rock band aretina, ma motivi di sicurezza legati all’eccessiva dimensione del palco hanno portato a spostare l’allestimento sul piazzale antistante. Regolare la richiesta presentata dalla società Best Eventi (la stessa che ricevette in ‘omaggio’ il PalaGiovanniPaolo per il contestatissimo concerto di Giorgia), per l’utilizzo dell’area, occupata per i 3 giorni precedenti e successivi all’evento, per le operazioni di montaggio e smontaggio. Una pratica corredata dalla richiesta di uso gratuito del perimetro tra via Pepe e via Elettra. La delibera che autorizzò allestimento e gratuità fu firmata dalla Giunta giusto il giorno prima del concerto, facendo muovere da parte del consigliere Pd Enzo Del Vecchio l’accusa di “sveltina irregolare”. L’articolo al quale la delibera si è appellata è il 24 del regolamento per il Canone occupazione spazi ed aree pubbliche: concessione gratuita ad enti pubblici e associazioni religiose o Onlus non lucrative. E un concerto con oltre 3mila spettatori il suo lucro lo ha ben ricavato.

E mentre la Giunta medita di tornare sui propri passi, c’è chi non ci sta ad ingoiare i rospo del privilegio concesso ad altri, mentre loro sono costretti ai salti mortali per organizzare qualcosa che intrattenga i giovani senza portarli a sborsare quattrini preziosi. Associazioni no-profit come la So.Ha-Giovani Cittadini Attivi, di cui “sconcertati e allibiti” si dicono i responsabili dopo aver appreso la notizia: “Noi e altre associazioni come noi”, dice la coordinatrice Giulia Mistichelli, “in cinque anni di attività non abbiano mai ricevuto agevolazioni, come la gratuità del suolo pubblico o delle affissioni, in prossimità degli eventi”. Solo pochi giorni fa, la So-Ha ha organizzato il 5° Festival Culture Giovani all’interno del parco Caserma Di Cocco, manifestazione totalmente gratuita composta da concerti, dibattiti e mostre: “Abbiamo pagato 750 eruo di occupazione di suolo pubblico oltre alle affissioni per i manifesti pubblicitari” riferisce Mistichelli, che sdegnata commenta: “Non è possibile che società lucrative ottengano agevolazioni e che le associazioni paghino tutto fino all’ultimo centesimo”.

Ad onor di cronaca, però, è bene dire che il concerto è valso bene ogni centesimo dei 32 euro che costava.