Si tratta di Enrico Monaco, comandante della polizia municipale di Spoltore, Nico Lerri, consigliere comunale di Pescara, Fabrizio Bernardini, segretario della Provincia di Pescara e all’epoca dei fatti responsabile unico del procedimento Suap, e quattro tecnici, Italo Agresta, Celso Ciavarelli, Giancarlo Scipione, Bruno Crocetta.
I nove devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, falso, abuso d’ufficio. Nel mirino del pm Gennaro Varone presunte facilitazioni nella costruzione e nell’apertura di Citymoda in cambio di sconti ed agevolazioni particolari, nominativi di persone da assumere e una sponsorizzazione di 5mila euro all’ente Spoltore Ensemble.
In particolare, secondo l’accusa, Citymoda sarebbe stato aperto senza i requisiti di sicurezza prescritti e la dichiarazione di agibilità. Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico della vicenda, il pm ha chiesto al gip il decreto penale di condanna per Giancarlo Fiore e altre due persone. Un altro decreto penale è stato chiesto per la violazione dell’articolo 650 del codice penale, inerente l’ inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, a carico di Fiore.