Pescara. Esposti e manifestazioni: torna a scaldarsi la strada parco, l’arteria ciclopedonale che ospiterà il passaggio della filovia: dopo gli interventi del Comitato Via seguiti agli esposti del Wwf, gli ambientalisti denunciano la violazione delle diffide da parte della Gtm, mentre i cittadini si preparano a bloccare i lavori di elettrificazione, giudicandoli arroganti e irregolari.
Il Wwf, dopo mesi di battaglie civili dei comitati cittadini, è riuscito lo scorso 3 luglio a far intervenire le istituzioni circa la regolarità dei lavori per la realizzazione della Filovia che, passando sulla strada parco, porterà al collegamento tra l’area di risulta di Pescara e i grandi alberghi di Montesilvano. Un esposto al Comitato per la valutazione di impatto ambientale della Regione (parallelamente ad un secondo esposto inviato alla Commissione europea inerente la presunta assenza di un necessario pronunciamento sull’impatto ambientale del progetto), aveva portato ad una diffida nei confronti della Gtm, stazione appaltante dell’opera, per bloccare i lavori di elettrificazione in attesa di un pronunciamento.
Ma ieri mattina, come comunica una nota del Wwf, “sono iniziati – su iniziativa della capofila dell’ATI appaltatrice Balfour Beatty Rail Spa di Milano – i lavori d’interramento dell’ elettrodotto di alimentazione dei cavi aerei al servizio del rotabile da impiegare in esercizio sul tracciato riservato”
Per i rappresentanti regionali dell’associazione ambientalista più nota al mondo, la Gtm ignora la diffida emessa dal comitato Via: “Il parere emesso dal Comitato Via, convocato in seduta straordinaria a seguito del ricevimento della relazione tecnica dei consulenti della Procura della Repubblica e del procedimento ispettivo avviato dalla Commissione Europea su nostro esposto, non lascia spazio a fraintendimenti”, spiega Loredana Di Paola, “qualunque opera riconducibile al sistema di guida vincolata, non solo i magneti ma anche l’elettrificazione del tracciato, è da sospendere”. Per questo il Wwf torna a invocare l’intervento del Comitato Via affinché vengano sospesi immediatamente i lavori in attesa di un pronunciamento da Strasburgo. “Continuare i lavori in queste condizioni è da irresponsabili, insiste Di Paola, “e le conseguenze dal punto di vista del danno erariale patrimoniale sono così destinate ad aggravarsi”, conclude la rappresentante del Wwf.
Tornano le manifestazioni di protesta. L’ultima azione del Wwf riaccende il fuoco della battaglia civile che nei mesi precedenti l’inizio dei lavori sulla strada parco ha animato i comitati cittadini contro la filovia. La presenza dei camion con le maestose bobine di cavo rosso e degli operai impegnati ad infilare il conduttore elettrico nelle apposite botole sotto la strada parco ha scosso l’ardore di coloro che un tempo avevano presidiato con picchetti e gazebo notturni il percorso tanto caro a pedoni e ciclisti. Se gli attivisti hanno assistito tacitamente ai lavori all’ingresso di via Leopoldo Muzii, ieri, e oggi più a nord lungo il tracciato, per domani hanno intenzione di bloccare pacificamente i camion e “L’arroganza di Gtm e Balfour Beatty”, come si legge sulla pagina Facebook creata per lanciare l’appello, “che sfidano la Procura e interrano cavi elettrici nonostante la messa in mora del Comitato Via”. L’appuntamento fissato è per le 9:30 all’incrocio della strada parco con via Cavour.
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