Pescara. Chiuse le indagini preliminari sui presunti concorsi e appalti truccati all’Arta. Verso l’archiviazione per il direttore generale Amicone, mentre due indagati si assumono a quelli messi precedentemente nel mirino del procuratore Varone.
La procura di Pescara ha chiuso l’inchiesta riguardante concorsi e appalti truccati all’ Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente di Pescara, che ad aprile scorso portò all’arresto dell’ex direttore amministrativo dell’ente Antonio Fernandez. L’avviso di conclusione delle indagini del pm Gennaro Varone, oltre a Fernandez, riguarda altre sei persone. Si tratta di Domenico Pietro Pellegrini, 56 anni, di Pescara, candidato ad uno dei concorsi presi in esame dall’accusa; Angela Del Vecchio, 65 anni, originaria di Casalanguida (Chieti), direttore del distretto provinciale dell’Arta di Pescara; Nicola Colonna, 46 anni, di Atessa (Chieti), componente della commissione esaminatrice; l’avvocato del Foro di Chieti, Pierluigi Tenaglia, e due dipendenti dell’Arta Ernesto D’Onofrio, 44 anni, residente a Francavilla al Mare (Chieti), e Marco Cacciagrano, 52 anni, di San Giovani Teatino. D’ Onofrio e Cacciagrano, che inizialmente non erano indagati, sono accusati di favoreggiamento. Si avvia invece verso l’archiviazione la posizione del direttore generale dell’Arta Mario Amicone. Fernandez , Del Vecchio, Pellegrini e Colonna, sono accusati, in concorso tra loro, di rivelazione di segreti di ufficio e falsità ideologica in atti pubblici. L’ex direttore amministrativo deve anche rispondere di tentata concussione, abuso in concorso, corruzione e turbativa d’asta. L’ avvocato Pierluigi Tenaglia è accusato di corruzione e turbativa d’asta. Nel mirino una serie di violazioni commesse in occasione di un concorso pubblico bandito dall’Arta Abruzzo il 15 maggio 2010 per l’assunzione a tempo indeterminato di un perito elettrotecnico. Il concorso poi è stato vinto da un lavoratore precario dell’agenzia regionale, che e’ tra gli indagati. Dalle indagini, che sono partite a seguito di alcune segnalazioni anonime, e’ emerso che il concorso e’ stato condizionato e pilotato grazie alla nomina di uno dei componenti della commissione esaminatrice. L’attività di indagine della squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana, ha inoltre messo in luce che Antonio Fernandez, abusando del suo incarico, ha messo in atto un tentativo di concussione ai danni di una dipendente dell’Arta, che con le sue dichiarazioni ha collaborato alle indagini. L’ex amministrativo dell’agenzia di Pescara è accusato anche di aver assunto un ruolo determinante, con il concorso dell’avvocato teatino Pierluigi Tenaglia, nella vicenda relativa all’aggiudicazione del servizio di avvocatura dell’Arta di Pescara. Nello specifico Fernandez, in qualità di presidente della commissione per l’aggiudicazione del servizio di avvocatura dell’Arta di Pescara, avrebbe messo in atto “una serie coordinata di atti contrari ai doveri di ufficio, allo scopo di predeterminare il risultato della gara a favore dell’avvocato Pierluigi Tenaglia, a discapito di un altro concorrente”. Secondo l’accusa Tenaglia in cambio si sarebbe reso disponibile ad assumere la cognata di Fernandez nel suo studio legale.