Pescara. Nuove ombre sul progetto della filovia. A segnalare una serie di anomalie è il Wwf che ha protocollato il secondo esposto in pochi mesi e lo ha indirizzato alla Commissione europea e alla Procura della Repubblica. La richiesta è lo stop immediato ai lavori del filobus sul tracciato della strada parco.
Dopo le anomalie relative alla mancata assoggettabilità dell’opera da 31 milioni di euro alla Valutazione di impatto ambientale (Via) e alla realizzazione di un sistema a guida vincolato, l’associazione degli ambientalisti punta il dito sulla corrispondenza a tre intercorsa nei mesi scorsi tra la Regione Abruzzo, l’Unione europea e la presidenza del Consiglio dei ministri. Una corrispondenza definita “fuorviante e omissiva” in quanto il presidente del comitato Via della Regione Antonio Sorgi nei documenti inviati per spiegare nei dettagli che cos’è il filobus, com’è fatto e quali sono stati i criteri seguiti per espletare la gara d’appalto e per ottenere il finanziamento, finisce per contraddirsi in più occasioni e a non rispondere alle richieste sull’elettrificazione del tracciato avanzate da Bruxelles.
Ma andiamo con ordine. Nella conferenza stampa convocata stamattina dal presidente del Wwf Abruzzo Luciano Di Tizio assieme ai rappresentanti Augusto De Sanctis e Loredana Di Paola, gli ambientalisti annunciano l’invio di un nuovo esposto (clicca e scarica) all’Ue e al pm Valentina D’Agostino che indaga sulle presunte truffa aggravata, frode nelle forniture pubbliche e falso che potrebbero aver commesso il presidente della Gtm Michele Russo e i dirigenti della Balfour Beatty e della Vossloh Kiepe di Milano Giuseppe Ghirardi e Maurizio Bottari. Ma il fascicolo è inviato anche ai ministeri dell’Ambiente e degli Affari esteri, alla presidenza del Consiglio dei ministri, alla rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue e alla Corte dei Conti.
In sostanza il Wwf chiede di verificare punto per punto il maxi progetto che andrà a collegare per
Oltre alla “totale mancanza di partecipazione della popolazione al procedimento di approvazione dell’opera e conoscenza degli atti progettuali” il Wwf contesta l’innovatività stessa del progetto. L’elettrificazione di una parte consistente del percorso non è mai stata confermata dalla Regione Abruzzo all’Europa: Sorgi nella sua lettera non nomina mai i 191 pali elettrici già sistemati sulla strada parco, ma parla semplicemente dei magneti. “La filovia cammina su binari, è sostenuta da fili e ha la guida vincolata per tratti maggioritari”, dice Di Tizio, “un sistema senza guida vincolata non avrebbe potuto ottenere finanziamenti dallo Stato”. In discussione c’è inoltre il miglioramento della qualità ambientale ottenuta con il filobus e la “mancanza di valutazione dell’integrazione con altri progetti sottoposti a procedura di screening e Via” come il progetto di viabilità e i ponti sul Saline nel territorio di Città Sant’Angelo e Montesilvano.
Daniele Galli