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Pescara: antenne San Silvestro, Ray Way studia la piattaforma marina

Pescara. Toccherà all’Università de L’Aquila pronunciarsi sul progetto presentato da Ray Way per il trasferimento dei ripetitori tv da San Silvestro alla piattaforma al largo di Francavilla. Due settimane per analizzare un faldone da 200 pagine.

Sarà l’Università de L’Aquila a doversi pronunciare entro due settimane al massimo sullo studio di sperimentazione concreta e immediata redatto da Ray Way per verificare l’effettivo grado di copertura e l’eventuale interferenza transadriatica sulle trasmissioni radiotelevisive prodotte con il trasferimento delle antenne radiotelevisive  sulla piattaforma a mare. Quest’oggi Ray Way ha consegnato la propria proposta, un faldone di oltre 200 pagine, che il professor Graziosi, responsabile per l’ateneo aquilano per lo studio sulla delocalizzazione, ha assunto chiedendo almeno 15 giorni di tempo per valutare la proposta ed esprimere il proprio parere entro il prossimo primo agosto, quando si svolgerà la quarta riunione del Tavolo Tecnico istituito per espletare tutte le procedure propedeutiche e finalizzate alla delocalizzazione delle antenne di San Silvestro entro tempi rapidi.

A novembre, infatti, i ripetitori di San Silvestro dovranno spegnersi, come deciso dal Piano nazionale delle frequenze. Varie, quindi, le riunioni del tavolo tecnico succeduti per decidere dove spostare le antenne tra i 129 siti disponibili in Abruzzo. Il più agevole è la piattaforma off-shore, già costruita e consigliata da l’Università de L’Aquila.

Nel corso dell’ultimo vertice, a giugno scorso, i due gruppi più importanti, Rai Way e Mediaset, hanno manifestato la propria disponibilità a redigere uno studio economico su quanto costa effettuare una sperimentazione sul campo volta a verificare il grado di effettiva copertura del servizio da parte degli impianti se si sceglierà il trasferimento sulla piattaforma e l’eventuale interferenza transadriatica sulle trasmissioni. In altre parole occorrerà andare materialmente sulla piattaforma a mare, individuare il canale croato prevalente di riferimento e verificare, con le opportune strumentazioni, se c’è un’interferenza, ed eventualmente di quale portata, e soprattutto se dalla piattaforma è comunque possibile coprire l’intero territorio cittadino consentendo a tutte le utenze di ricevere il servizio. Quest’oggi, assente il rappresentante di Mediaset, Ray Way ha presentato lo studio inerente la sperimentazione, nel quale vengono proposte le modalità con le quali andrebbero effettuate, secondo l’emittente, le prove di copertura e interferenza, dalla piattaforma a mare. Il professor Graziosi dell’Università de L’Aquila che ha redatto la prima proposta originaria per conto della Regione Abruzzo, ha acquisito lo studio chiedendo circa 15 giorni di tempo per esprimere le proprie valutazioni, ridandoci appuntamento al primo agosto, quando oltre ad ascoltare Graziosi si fisserà la data d’inizio delle sperimentazioni, approfittando del mese di agosto per eseguire le procedure. Non è stato invece presentato il conto economico dell’operazione che, secondo Ray Way, si è rivelato non facilmente quantificabile allo stato dei fatti.