Pescara, intimidazione a Fontanelle dopo il blitz antidroga

fontanelle_parabrezzarottoPescara. Ennesimo atto intimidatorio in via Caduti per Servizio: ieri un blitz antidroga, oggi lo sfondamento del vetro di un’automobile ai danni di un dirigente di ‘Insieme per Fontanelle’. Pettinari teme la “giustizia personale”.

Quello di stamattina è solo l’ultimo della lunga serie di attentati perpretrati tra i palazzi popolari di via Caduti per Servizio, dove il parabrezza della fiat Palio di uno dei dirigenti dell’associazione ‘Insieme per Fontanelle’ è stato sfondato da una mano vandalica. “Una mano vigliacca”, la definisce Domenico Pettinari dell’associazione Codici, che da ottobre 2011 regge il gruppo che si batte per il quartiere, da quando il presidente Nello Raspa abbandonò dopo i primi attentati. Macchine e citofoni bruciati, minacce armate, portoni danneggiati e oggi, dopo il blitz che ieri ha scoperto una piantagione di marijuana in un pollaio abusivo al civico 25 e arrestato 9 spacciatori nel quartiere e a Rancitelli, il parabrezza del signor Dario D’Ambrosio, che abita nello stesso palazzo di Raspa, mandato in frantumi. Sul posto, alle 8 di stamani, sono intervenute gli agenti di tre Volanti della polizia, e il vice capo della Squadra Mobile Dante Cosentino, che hanno ritrovato a terra un pezzo di tubo innocente, di quelli utilizzati per le impalcature dei cantieri edili, oggetto adoperato per infrangere il cristallo. Scene di vita ordinaria per la zona: “Ma ormai la tensione è altissima”, avvisa Pettinari, “La gente è esasperata e qualcuno pensa di farsi giustizia da solo, oggi Dario ha solo sporto denuncia, ma c’è chi promette di impugnare il coltello se venisse colpito da un atto del genere”. Il segretario di Codici continua a chiedere il pattugliamento di polizia 24 ore su 24: “Le telecamere che ci ha promesso il sindaco, bloccate dalla lentezza burocratica, possono essere un deterrente, ma l’unica soluzione efficace e la presenza fisica delle forze dell’ordine”. “Sta passando troppo tempo”, continua l’allarme dell’attivista civile, “non mi meraviglierei se un giorno tra questi palazzi ci scappasse il morto”.

Scartata, però, l’ipotesi circolata nelle prime ore  di una vendetta per il blitz di ieri, peraltro dei 9 arrestatii solo una donna, Ambra Dell’Oglio, abita in via Caduti per Servizio. Nota tra i palazzoni fontanellesi la serie di dissidi e litigi tra il dirigente dell’associazione e alcuni soggetti che nulla hanno a che fare con lo spaccio: “E’ stato un delinquentuccio da strapazzo”, precisa D’Ambrosio dopo aver riferito con la Squadra Mobile. “La questione non è meno preoccupante”, aggiunge Pettinari, “qui anche una piccola scaramuccia finisce in violenza e non è la prima volta che ci minacciano soltanto perchè ci battiamo per la legalità”. Anche grazie alle segnalazioni degli attivisti e dei residenti, come ha sottolineato ieri lo stesso colonnello dei carabinieri Galanzi, si è riusciti ad arrestare i 9 spacciatori.

 

Daniele Galli


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