Bussi. Un incendio ha interessato ieri le discariche 2A e 2B a Bussi sul Tirino, considerate tra le aree più inquinate d’Europa.
“Si tratta in particolare”, spiega il forum ambientalista, “di un punto che è stato sequestrato dalla Magistratura ben due volte, una nel 2007 e una nel 2013. Nonostante l’enormità della condizione di inquinamento, questi provvedimenti evidentemente non sono serviti a nulla visto che al momento dell’incendio non erano stati realizzati quegli interventi di messa in sicurezza previsti dal D.lgs.152/2006 che avrebbero impedito il propagarsi delle fiamme sul corpo della discarica. Ricordiamo che il Testo Unico dell’Ambiente prevede che la messa in sicurezza sia fatta nell’immediatezza dopo la scoperta della contaminazione”.
“Solo recentemente”, prosegue il Forum, “sono iniziati alcuni lavori preliminari di copertura che stanno interessando una porzione limitrofa a quella incendiata mentre in quest’ultima si stavano approntando linee e pompe almeno per garantire l’emungimento della falda inquinatissima da solventi clorurati come, tra gli altri, esacloroetano e tetracloroetilene.
“Il fuoco ha danneggiato diverse linee, un danno fortunatamente risolvibile abbastanza facilmente”, riferiscono gli ambienalisti, “Quello che più preoccupa sono le emissioni in atmosfera e, in generale, lo stato del tutto inaccettabile in cui versa questo sito nazionale di bonifiche. L’incendio si aggiunge ad anni di fuoriuscita dei cancerogeni verso valle attraverso la falda che presenta valori di inquinamento di migliaia i volte i limiti di legge”.
De Petris e Licheri (Si) “Ministero e Regione intervengano subito”
Chiedono l’intervento immediato di Ministero dell’Ambiente e della Regione Abruzzo il capogruppo di Sinistra Italiana al Senato, Loredana De Petris e il segretario regionale di S.I. Abruzzo, Daniele Licheri:
“E’ evidente come, nel silenzio e nel disinteresse sia della Regione che del Ministero dell’Ambiente la situazione nella Val Pescara sia ad altissimo rischio per la salute degli abitanti. E’ fondamentale pertanto che sia la Regione che il Ministero si decidano a intervenite con l’urgenza necessaria”, afferma De Petris.
Prosegue Daniele Licheri: “Siamo molto preoccupati per come continua ad essere gestito il territorio di Bussi, che non merita questa profonda disattenzione e superficialità. A distanza di tanto, troppo tempo chiediamo alla Regione e al Ministero di battere un colpo: a nostro avviso non è accettabile che il Ministero dell’Ambiente resti silente e che ci si trovi trovi in queste condizioni a 10 anni dal primo sequestro e a 9 anni dalla perimetrazione del Sito Nazionale di Bonifica”.
“Continueremo a monitorare la situazione sia in Parlamento sia in Regione con i nostri rappresentanti cercando di ottenere risposte concrete per i tanti cittadini che meritano rispetto”.