Pescara. Hanno inoltrato una lettera aperta al sindaco Alessandrini le associazioni animaliste del territorio a seguito del recente riconoscimento da parte del Comune di una colonia felina, individuata in un terreno incolto di proprietà della Provincia, situato in via Cesare Battisti:
“Buongiorno sindaco, indirizziamo a lei questa lettera aperta, in quanto primo responsabile della tutela degli animali sul territorio di Pescara”.
“Siamo qui a denunciare quella che è una situazione decisamente critica riguardo l’attuale situazione: prendendo spunto dall’ultimo comunicato stampa dell’assessore alla tutela del mondo animale del 13/07/2017, teniamo a ricordare che il riconoscimento di una colonia felina non dovrebbe costituire un fatto eccezionale, ma un’attività che l’ufficio tutela animale avrebbe dovuto svolgere normalmente come previsto per legge, in collaborazione con le associazioni e i referenti di colonie feline”.
“Questa attività è stata più volte sollecitata dalle varie associazioni che, in diverse occasioni, hanno inviato richieste di censimento e di supporto per gatti malati e mal gestiti, senza ricevere alcuna risposta. Le associazioni hanno dunque dovuto provvedere da sole a farsi carico di sopralluoghi presso i referenti di colonia, interventi su situazioni emergenziali di gatti malati e feriti, sensibilizzazione e informazione al referente di colonia riguardo le procedure per il riconoscimento della stessa e, dove ciò non era possibile, prendendosi in carico la colonia stessa”.
“Oltre a queste mancanze, l’assessorato ha scelto di intraprendere iniziative che riteniamo, oltre che offensive nei confronti del volontariato, un grave passo indietro nella prevenzione e lotta al randagismo”.
“In virtù delle esperienze negative dagli anni passati, lo scorso 21 novembre, tutte le associazioni animaliste operanti a Pescara hanno scritto all’assessorato alla tutela animale per ribadire che “nessuna delle associazioni è disponibile a sottoscrivere convenzioni per la gestione del territorio”, avanzando una serie di proposte alternative (che altro non sono che le linee guida presenti nella legge regionale 47/2013) e chiedendo di provvedere a colmare l’assenza di strutture per stallare i gatti”.
“Queste proposte non sono mai state recepite dall’assessore, che ha provveduto invece ad emanare prima un bando, di cui unico partecipante l’Enpa, con uno stanziamento di 5000 € per la gestione dei gatti sul territorio per sole due settimane. Di tale convenzione, ad oggi, non sono stati resi pubblici i risultati e sarebbe da chiedere come questi soldi siano stati spesi”.
“Successivamente, nonostante la contrarietà manifestata da diverse associazioni, è stato emanato un ulteriore bando che prevedeva l’affidamento ad una associazione di compiti che sarebbero dovuti spettare alle istituzioni, come il censimento dei gatti (compito del comune come da L.R. 47/2013), la cattura, microchippatura e sterilizzazione (compito della ASL)”.
“L’assessore dovrebbe comprendere che non si può chiedere a dei volontari di sostituirsi agli enti preposti a tali obblighi. La nostra attività è (e deve rimanere) un’attività di sostegno e di aiuto alle istituzioni”.
“Si è invece chiesto alle associazioni di volontariato di farsi carico di impegni che non riescono ad assolvere né il Comune né la Polizia municipale. La richiesta, con il dovuto rispetto, ci è sembrata veramente fuori luogo e riteniamo sia una pretesa offensiva nei nostri confronti”.
“I volontari sono cittadini che scelgono di sacrificare il loro tempo libero per dedicarlo alla tutela degli animali, offrendo un servizio gratuito alla collettività. Questo impegno dovrebbe essere sostenuto dall’assessorato, in quanto costituisce un beneficio alla collettività. La situazione attuale è invece ben diversa in quanto l’assessore, invece che offrire questo sostegno, pretende di assegnarci ulteriori compiti, che invece spetterebbero all’ufficio tutela animali e alla polizia municipale”.
“E’ grave che l’assessore si permetta di stabilire quali attività debbano svolgere le associazioni, non tenendo conto di quanto le stesse ogni giorno facciano sul territorio del comune di Pescara. Il risultato di tali scelte è stato la mancata partecipazione di tutte le associazioni del territorio ad un tale bando ma, nonostante ciò, non c’è stato nessun passo indietro da parte dell’assessore, che continua tutt’ora a riproporre le stesse soluzioni”.
“Il risultato di questa ostinazione è una situazione di stallo che tutt’ora si protrae e vede le associazioni continuare ad impegnarsi quotidianamente sul territorio senza alcun supporto da parte del comune, che dovrebbe invece essere il primo responsabile della tutela degli animali sul territorio”.
“La cosa più grave in tutto questo è che la posizione contraria a queste scelte è stata strumentalizzata e siamo stati accusati di essere contrari alle sterilizzazioni. Si tratta di accuse arrivate anche dallo stesso assessore Diodati in un commento su facebook: è gravissimo affermare che ci siano associazioni contrarie alla sterilizzazione”.
“Questa accusa deriva dal fatto che nel bando, tra le attività “delegate” ad una associazione, ci sia anche la cattura, trasporto e degenza dei gatti liberi al fine di sterilizzarli presso strutture private, convenzionate con il Comune”.
“Ciò che noi contestiamo non è, ovviamente, la sterilizzazione dei gatti liberi, ma il modo in cui verrebbe fatta. La nostra idea è che la maggior parte delle sterilizzazioni vada fatta alla Asl, mentre i fondi comunali dovrebbero essere utilizzati per tutti quei casi di emergenza che la Asl non può e non riesce ad affrontare (come gli animali incidentati) e che sono tutt’ora a carico dei semplici volontari, oppure per aiutare i cittadini più bisognosi con le sterilizzazioni dei loro gatti di proprietà, in modo da prevenire il fenomeno del randagismo”.
“Altra decisione da parte dell’assessorato che riteniamo offensiva è il coinvolgimento delle associazioni al dialogo al solo scopo di chiedere alle stesse di farsi carico di doveri spettanti al comune, mentre per concordare procedure legate al territorio, dove le associazioni operano quotidianamente, vengono organizzati incontri all’insaputa delle associazioni”.
“Per queste ragioni, siamo qui a chiedere il suo intervento in quanto responsabile della tutela degli animali sul territorio, affinché vi sia un cambiamento radicale nella gestione della tutela animale da parte del Comune di Pescara”.