Pescara. E’ durato poco più di un’ora l’interrogatorio del direttore generale dell’Arta Mario Amicone, indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su presunti concorsi truccati e favori negli appalti pubblici dell’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente.
Amicone, assistito dall’ avvocato Marco Spagnuolo, ha fornito al pm Gennaro Varone i chiarimenti sulla vicenda della delibera relativa al trasferimento di una dipendente dalla sede di Pescara al dipartimento di Chieti.
La sua posizione, tuttavia, potrebbe essere archiviata in quanto il direttore generale dell’Arta avrebbe firmato la delibera predisposta da Antonio Fernandez, ex direttore amministrativo dell’agenzia, perchè tratto in errore dallo stesso Fernandez.
Secondo l’accusa l’ex direttore amministrativo, arrestato il 24 aprile scorso e tornato libero dopo un mese, ha predisposto la delibera in quanto la dipendente con le sue rivelazioni ha collaborato alle indagini. Fernandez l’avrebbe anche minacciata di avviare nei suoi riguardi un procedimento disciplinare interno. Avrebbe tentato, inoltre, di costringerla a scrivere un documento in cui sostanzialmente si prendeva la responsabilità di un cambiamento nella commissione d’esame di un concorso, deciso invece dallo stesso Fernandez.