Pescara. Bilancio positivo per Provincia e Ambiente, la Spa che gestisce servizi energetici e ambientali per l’ente provinciale, che dopo tre anni dall’insediamento del Consiglio d’amministrazione tira il conto dell’anno passato con 103mila euro di attivo.
Fresco di riconferma del suo Consiglio d’amministrazione composto da Nicola Bertone e Mario Marzovilla, Gianluca Buccella, presidente di Provincia e Ambiente, ha tirato oggi le somme del bilancio della società partecipata dalla Provincia di Pescara che si occupa di contenimento energetico e salvaguardia ambientale. Tagli e rigore hanno trasformato una società sull’orlo della liquidazione, con in bilancio 2009 in perdita di 200mila euro, all’utile attuale: “Nel 2010 l’attivo era di 63 mila euro e nel 2011 siamo arrivati a 103 mila euro” , ha spiegato Buccella parlando di “traguardi eccezionali” e illustrando le strategie seguite.
Nei primi mesi di insediamento, fino alla fine del 2009, il Cda non ha percepito compensi e dal 2010 le somme del precedente Consiglio di amministrazione sono state decurtate del 20 per cento. “E’ stata poi riorganizzata la struttura, valorizzando e motivando figure professionali improduttive, e nonostante l’organico sia stato ridotto a 8 – 10 unità per via del ricorso alla cassa integrazione, abbiamo avuto un aumento delle ispezioni, cioè i controlli di verifica degli impianti termici. Si è passati da 80mila euro di introiti per le ispezioni a 203 mila euro, nonostante il personale sia nettamente inferiore, e siamo riusciti ad effettuare il 96 per cento delle verifiche sui 111mila impianti censiti rilasciando il bollino blu previsto da una normativa nazionale”, ha fatto notare Buccella, “Non è aumentata la somma richiesta ai cittadini per questo servizio (16 euro ogni due anni), nonostante l’aumento dell’Iva, mentre sono state ridotte le spese della società. Sono state tagliate le voci relative a consulenza, affitti (passando da due appartamenti a uno), pulizia, gestione assicurativa, telefonica e del parco auto. Inoltre, sono state riviste le convenzioni con le banche per abbassare gli interessi su anticipo fattura. E per quanto riguarda la cassa integrazione”, ha proseguito il presidente del Cda, “la società ha corrisposto circa 40 mila euro di integrazioni derivanti da accordi sindacali”.
“Abbiamo dato una sterzata a questa società e ora dobbiamo puntare sul suo futuro”, ha commentato soddisfatto il presidente della Provincia Guerino Testa, “Abbiamo fatto delle scelte impopolari e forti, ma che ci hanno dato ragione”, ha aggiunto facendo notare che “forse in passato sono state assunte troppe persone rispetto all’attività da svolgere”. Ora l’utile accumulato, una volta suddiviso tra i soci, potrebbe essere utilizzato per ridurre il costo del servizio o consentire a famiglie disagiate e anziani di sostituire la caldaia gratuitamente.