Secondo gli inquirenti, i tre, nel periodo compreso tra i mesi di dicembre e gennaio 2012, hanno commesso una serie di reati contro il patrimonio, a danno di titolari di annunci commerciali on-line.
Nello specifico, il 13 ed il 30 dicembre scorso, i tre complici hanno acquistato, rispondendo ad annunci pubblicati su internet, due Rolex pagati con assegni bancari. Entrambi i venditori, all’atto di versare i titoli di credito, hanno però scoperto che questi erano contraffatti e si sono rivolti poi ai Carabinieri. Dalle indagini è emerso che, oltre ai titoli di credito, anche i documenti usati erano stati falsificati: entrambi rubati, erano state cambiate le foto applicate.
La banda di truffatori era ben attrezzata ed in grado di falsificare documenti, titoli di credito e quant’altro servisse a mettere in atto i loro disegni criminosi. Operazioni che venivano effettuate utilizzando apparecchiature informatiche e software per il fotoritocco, trovati dai militari in una perquisizione domiciliare. Inoltre, nell’appartamento di Montesilvano, che la banda utilizzava come base operativa, sono stati sequestrati, oltre ai documenti contraffatti, circa 200 polizze assicurative in bianco, anche queste rubate.
Il modus operandi era lo stesso anche per acquistare e rivendere autovetture.
Nel novembre scorso, infatti, i tre sono stati denunciati dai militari del Norm, per il reato di truffa aggravata in concorso, ai danni del titolare di un autosalone di Chieti dal quale avevano acquistato, pagandola con tre assegni falsi, una Audi A5 usata.
Successivamente, i tre complici avevano rivenduto l’auto ad un commerciante di Pescara, ricevendo da questo un’autovettura di minor valore ed un assegno di 7mila euro. Come di consueto, i truffatori si erano presentati sotto falso nome esibendo documenti contraffatti.
Gli arrestati si trovano ora agli arresti domiciliari. Sottoposta, invece, all’obbligo di dimora, una quarta persona, A.D., 26enne di Sambuceto, complice in alcuni episodi delittuosi.