“Nelle ultime ore ho pensato molto a Melissa, una ragazzina di appena 16 anni uccisa da una bomba esplosa davanti la sua scuola, dove stava andando, come ogni giorno, per imparare, per crescere, per conoscere. Prima di morire, in autoambulanza, ha avuto solo il tempo di dire ‘sono Melissa, cos’è successo’, ma non c’è stato il tempo per risponderle, ed è stato meglio così, è stato meglio non averle detto che c’era stato un attentato, meglio che non abbia sentito lo strazio, le urla, la disperazione dei suoi cari. Melissa ha portato con sé i suoi sogni, lasciando a noi la rabbia, la tristezza, la paura, e quando Melissa riaprirà gli occhi, Gesù la accoglierà e le dirà ‘ciao Melissa, bentornata’”. Con queste parole stamane don Luigi Merola, il prete anticamorra che da anni vive sotto scorta, ha infiammato la giovane platea del cinema-teatro Circus dove 800 studenti, con indosso la ‘maglia della legalità’, hanno partecipato alla terza Giornata della Legalità . Con don Merola, presenti alla manifestazione l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti, il sindaco Luigi Albore Mascia, oltre a tutte le Autorità cittadine, tra cui il Prefetto Vincenzo D’Antuono e l’ex Procuratore Capo Nicola Trifuoggi.
La celebrazione dell’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio quest’anno ha assunto una rilevanza emotivamente ancora più coinvolgente dopo quanto accaduto appena sabato scorso nell’Istituto superiore ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi, dove una bomba ha ucciso una studentessa, riducendo altre ragazze in fin di vita. “Obiettivo di tali giornate è quello di parlare ai giovani, il nostro futuro, per raccontare loro quanti orrori hanno procurato la mafia e la criminalità, seminando terrore e morte, e di insegnare dunque loro a proseguire il nostro cammino per la difesa della legalità a testa alta”, ha detto il sindaco, mentre l’assessore Renzetti ha sottolineato: “A Brindisi sabato scorso hanno prevalso le forze del male. Nel piangere Melissa oggi tutti i ragazzi d’Italia dovete chiedere a tutti noi, quelli impegnati nelle Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, a investigatori e magistrati di moltiplicare gli sforzi contro ogni tipo di criminalità”.
Ma l’intervento più significativo è stato quello del prete di Scampia: “Oggi sono qui anche per Melissa e vi faccio vedere i miei bambini che vivono all’inferno, a Napoli, dove abbiamo 12mila bambini che non vanno a scuola”, ha detto il sacerdote ai ragazzi, “Noi abbiamo accolto appena 150 bambini nella casa della Fondazione ‘A voce d’’è creature’, ma non ci possono essere bambini di serie A e serie B, i genitori devono tornare a fare i genitori, noi abbiamo diritto ad avere papà e mammà, abbiamo diritto ad avere papà che si siede a tavola e parla con noi, abbiamo diritto al dialogo e noi invece non parliamo più, il problema in Italia è educativo e la mafia si combatte a tavola”. La mattinata si è conclusa con la proiezione del video realizzato dai ragazzi delle scuole medie di Pescara sulla tragedia di Giovanni Falcone, mentre il maltempo a Palermo ha causato l’annullamento del collegamento in diretta tra Pescara e Torino e il carcere dell’Ucciardone, dove si trovava il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Consiglio Mario Monti, ma il sindaco Albore Mascia e i ragazzi hanno registrato un filmato che andrà in onda su Rai Scuola, con il messaggio lanciato dagli studenti ‘Giovanni, Paolo, ci siamo anche noi’. La giornata di Don Luigi Merola è proseguita nel pomeriggio presso il Parco di Villa de Riseis, dove il parroco anti-camorra ha incontrato i ragazzi delle scuole calcio vicino all’albero della legalità, il tiglio piantato lo scorso anno dall’amministrazione comunale per celebrare la stessa ricorrenza.
Daniele Galli