Pescara: Don Luigi Merola celebra con gli studenti la giornata della legalità

Don_Luigi_MerolaPescara. In occasione delle celebrazioni per la giornata nazionale della legalità, in città ci sarò un ospite d’eccezione: Don Luigi Merola, il parroco anti-camorra che da anni è costretto a vivere sotto scorta e che per il terzo anno consecutivo ha scelto di trascorrere la ricorrenza con gli studenti pescaresi.

L’appuntamento è al cinema teatro Circus: il sindaco Luigi Albore Mascia, assieme a 800 studenti e al parroco anticamorra del quartiere Forcella di Napoli Don Luigi Merola, sarà in collegamento diretto con l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo. Nel corso della giornata si discuterà di mafia e legalità con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti, e Pescara si unirà in un abbraccio simbolico con gli altri 1.500 studenti siciliani. Tutti dedicheranno un pensiero alla giovane studentessa di Brindisi, Melissa Bassi, che ha perso la vita a 16 anni per colpa di una bomba posizionata davanti alla sua scuola.
L’intervento di Don Luigi Merola accompagnerà la proiezione del video ‘Capaci. Per non dimenticare’ realizzato dai ragazzi delle scuole medie di Pescara. Quindi Don Merola si soffermerà a colloquiare con i ragazzi per la presentazione del libro scritto con Marcello D’Orta ‘A voce d’’e creature’. Intorno alle 11.30 ci sarà il collegamento in diretta con l’aula bunker dell’Ucciardone, ma la giornata proseguirà ancora nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, presso il Parco di Villa dei Riseis, dove nei pressi del Tiglio, simbolo della legalità, Don Luigi Merola incontrerà le squadre giovanili di calcio per parlare del valore dello sport vissuto come insegnamento di lealtà e onestà.
“Sarà questo solo uno dei momenti più emozionanti della lunga Giornata della Legalità”, dice il sindaco Mascia, “che vivremo domani nel capoluogo adriatico. Pescara è stata scelta, con Torino, come ‘Città della Legalità 2012’. Una scelta che ci riempie d’orgoglio, ma che soprattutto quest’anno ha inevitabilmente assunto un significato ancora più importante dopo quanto accaduto a Brindisi”.

 

Daniele Galli


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