Farindola. I familiari delle vittime di Rigopiano in ronda e in appostamento contro i turisti del dolore e i selfie davanti alle macerie dell’hotel distrutto dalla valanga.
Domenica 18 giugno alle ore 9.00, a 5 mesi dalla tragedia dell’hotel Rigopiano,, il Comitato vittime di Rigopiano si radunerà presso la Baita della Sceriffa, punto ristoro a pochi chilometri dal luogo del disastro del 18 gennaio, per presentare l’iniziativa organizzata contro il cosiddetto turismo del dolore: tante, infatti, le persone che si spingono fino alle macerie del resort, in barba all’interdizione all’area posta sotto sequestro, per scattare foto e selfie sulluogo che ha visto morire 29 persone.
“Vista la totale passività delle istituzioni nell’adottare misure che impediscano in modo efficace ai visitatori di accedere nell’area posta sotto sequestro”, annuncia una nota del comitato “abbiamo deciso di organizzare noi un servizio di ronda per sorvegliare l’area. Ogni fine settimana noi membri del comitato, abbigliati con magliette realizzate per l’occasione ed attrezzati con tende e radio per la comunicazione , ci alterneremo presso una postazione appositamente studiata da cui è possibile controllare tutta l’area dell’hotel e, attraverso binocoli ed una macchina fotografica con obiettivo speciale a lungo raggio, fotograferemo chiunque oltrepassi il limite della zona rossa senza autorizzazione, consegnando successivamente le foto alle forze dell’ordine e sporgendo adeguata denuncia”.
Nell’occasione, sarà celebrata una messa di commemorazione e la deposizione di 29 fiori e una corona presso il canalone dove è passata la valanga.