Pescara. Ripartono gli sfratti degli inquilini abusivi a Pescara. La Regione Abruzzo ha ufficializzato che i 100mila euro stanziati a livello regionale per sostenere lo sforzo economico legato allo sgombero degli alloggi occupati senza titolo verranno dirottati, per il 99 per cento, sul capoluogo adriatico che sta vivendo un momento particolarmente delicato.
È quanto ha dichiarato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine della riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza tutta centrata su quello che è ormai diventato il “caso Rom”, particolarmente ‘caldo’ dopo l’omicidio del giovane Domenico Rigante che ha portato all’arresto di cinque Rom, tutti appartenenti alla stessa famiglia.
“Il clima a Pescara è ancora teso” ha detto il primo cittadino “anche se la città sta dimostrando una straordinaria lucidità e un eccezionale buon senso, consentendo alla giustizia di fare il proprio corso e alle Forze dell’Ordine di concentrare tutti i propri sforzi sul fronte delle indagini. Sicuramente l’arresto dei primi cinque presunti autori dell’omicidio ha contribuito a ribadire la fiducia del territorio nei confronti dello Stato che a Pescara c’è. Ma ovviamente non basta. Riprenderemo subito l’ondata di sfratti di inquilini abusivi come mi ha comunicato in mattinata l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco: tale provvedimento era legato all’erogazione di un fondo pari a 100mila euro, stanziato dalla Regione Abruzzo, da destinare all’Ater e che inizialmente era destinato all’intero territorio regionale. Gli ultimi accadimenti hanno però convinto la Regione Abruzzo a dirottare quel fondo su Pescara, dunque per il 99 per cento la somma sarà utilizzata sul capoluogo adriatico consentendoci di realizzare lo sgombero di inquilini che hanno occupato abusivamente gli alloggi popolari. Nel frattempo però ho anche chiesto al Prefetto di convocare un Tavolo con il Procuratore Capo della Repubblica e con il Presidente del Tribunale per coordinare gli interventi amministrativi e penali che riguardano le case popolari, al fine di tutelare le tante famiglie perbene che vivono nei quartieri più a rischio. Il nostro obiettivo ora dovrà essere quello di creare, tra Forze dell’Ordine e Istituzioni, la linea migliore per ottenere il risultato più efficace al fine di allontanare le persone che non hanno titolo a vivere nei nostri appartamenti e rendere invece più agevole la quotidianità per chi vive rispettando le regole. Inoltre sto scrivendo al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi per sollecitare la revisione immediata della legge 96 del 1996 relativa all’assegnazione e alla revoca degli alloggi popolari, al fine di renderla più rigorosa e severa”.