Amnesty International: proteggete i rom di Pescara

_DSC0074Pescara. Proteggere le comunità rom da intimidazioni e attacchi: l’appello è di Amnesty International, l’organizzazione internazionale che difende i diritti umani. La risonanza delle conseguenze dell’omicidio Rigante scuotono l’opinione pubblica ad ampio specchio, toccando anche il tema dell’odio razziale.

“Proteggere le comunità rom da intimidazione e attacchi, condannare pubblicamente la violenza razzista e l’incitamento alla violenza razzista e all’odio razziale, ad avviare immediate e approfondite indagini su atti di intimidazione e di violenza di stampo razzista e a garantire che gli autori di tali azioni saranno sottoposti a procedimenti sulla base di leggi contemplanti pene commisurate alla gravita’ dei crimini commessi”. E’ questa la richiesta che Amnesty International, la più importante e diffusa organizzazione a difesa dei diritti umani a livello mondiale, ha avanzato alle autorità italiane dopo le polemiche che si sono sollevate nei confronti dei rom per l’omicidio di Domenico Rigante, 24 anni, durante una spedizione punitiva organizzata proprio da un gruppo di nomadi appartenenti alla famiglia Ciarelli, una delle più grandi e da decenni stanzialmente residenti in città. A preoccupare Amnesty è la tensione conseguente al fatto di sangue: la manifestazione di domenica mattina, che ha portato in piazza oltre mille pescaresi indignati contro gli zingari, il corteo scaturito alla fine di questa, con 200 persone pronte alla sassasiola dirette sul quartiere di Rancitelli, tra quelli con più rom residenti, e una spedizione di venti persone in una sala bingo di Montesilvano, solitamente frequentata da numerosi appartenenti alla comunità nomade. In entrambi i casi, comunque, non è avvenuto nulla: il corteo è stato placato pacificamente dagli stessi organizzatori della manifestazione, mentre la spedizione serale è finita con uno “scusate il disturbo” da parte degli ignoti ‘squadristi’ ai giocatori presenti in sala, non avendo trovato alcun rom presente.

Per Amnesty “le autorità italiane, a tutti i livelli, devono prendere misure proattive per prevenire attacchi e intimidazioni nei confronti dei rom e garantire che venga sottolineato, nelle dichiarazioni pubbliche, che mai una comunità dev’essere posta sotto accusa per gli atti compiuti da singole persone, che la responsabilità penale è individuale e che le comunità rom hanno diritto alla piena protezione da parte della legge”. Preoccupazione viene espressa poi per le dichiarazioni del sindaco Luigi Albore Mascia sugli sgomberi dalle abitazioni di edilizia residenziale pubblica. Amnesty International ricorda a questo proposito “a tutte le autorità che accedere a un alloggio adeguato e beneficiarvi è un diritto umano che non dipende in alcun modo da indagini e procedimenti giudiziari su reati”. Non sono state condivise neppure le dichiarazioni del questore Paolo Passamonti sui sequestri di ieri a carico di una famiglia rom di Montesilvano, sequestri che sono stati collegati “alla necessità di rispondere alla generale aspettativa del pubblico di stroncare la criminalità dei rom. Pur riconoscendo la necessità di combattere il crimine e rafforzare il rispetto della legge e gli sforzi fatti per proteggere le comunità rom di Pescara”, l’organizzazione per i diritti umani chiede a tutte le autorità di “astenersi dal fare dichiarazioni che potrebbero rafforzare l’idea di un legame tra i rom e la criminalità”.

 

Daniele Galli


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