Si terrà domani alle ore 18,30 davanti alle sede Rai di Pescara, in contemporanea con Palermo, Catania, Napoli, Cosenza e Bari , la protesta dei gruppi di docenti nati a seguito della 107.
“Abbiamo scelto le sedi regionali Rai delle regioni più colpite dall’esodo di massa dei docenti perché attraverso esse le nostre voci possano trovare la risonanza che meritano”, recita una nota dei Nastrini Rossi, “Gli esiti della mobilità per la scuola primaria parlano chiaro. Siamo al punto di partenza. I docenti assunti dalla L.107, una legge ingiusta, una non riforma, restano nelle sedi destinate loro dalla mobilità coatta e dall’algoritmo foll”e.
“Un paese in cui le pari opportunità si realizzano davvero identiche in ogni luogo non può ammettere che un esodo di massa di 30mila docenti da sud a nord, per la maggior parte donne con età media oltre i 40 anni, diventi la soluzione di un problema di stabilizzazione lavorativa”, conclude la nota, “Invitiamo tutti coloro che condividono le nostre ragioni, che credono nella scuola pubblica, nel diritto allo studio, nella parità di trattamento, nell’uguaglianza tra lavoratori, nella continuità didattica e familiare, ad unirsi a noi: i genitori, i colleghi e le colleghe, le associazioni, i comitati, le sigle sindacali che apertamente si sono dichiarate a favore della deroga al vincolo per le assegnazioni provvisorie e quelle che ancora non lo hanno fatto”.