I due, sottoposti il primo alla misura cautelare in carcere, il secondo agli arresti domiciliari, sono indagati in concorso tra loro per i reati di usura, estorsione, rapina e porto abusivo di armi, in quanto, insieme ad un terzo complice non ancora identificato, con l’uso di una pistola e di un’arma da taglio, in diverse occasioni hanno costretto un commerciante di auto, originario di Catignan, che versava in condizioni di precarietà economica, a consegnare loro la somma di 40mila euro, come risarcimento di un pregresso prestito di 10mila euro. Padre e figlio, che in un’occasione avevano minacciato la vittima anche con una bottiglia di acido, erano riusciti anche a farsi consegnare un orologio di marca del valore di 4mila euro e una Smart. I fatti sono accaduti a cavallo tra le province di Pescara e Chieti e i due sono stati denunciati dal commerciante lo scorso mese di marzo.