Notevoli i benefici ambientali dell’infrastruttura elettrica. Il nuovo percorso, infatti, è composto da 73 sostegni, a fronte dei 108 della vecchia linea. A conti fatti, quindi, il territorio è stato “liberato” da 35 tralicci.
In particolare, sono state eliminate interferenze in aree fortemente antropizzate, come quelle nell’abitato di Scafa e di Tocco da Casauria. Sono stati inoltre rimossi tutti i sostegni precedentemente ricadenti all’interno del Parco Nazionale della Maiella.
Il rifacimento e potenziamento dell’elettrodotto si è reso necessario per la vetustà del vecchio impianto, ormai non più adatto ai carichi di energia attuali del pescarese. Le linee originarie erano infatti in gran parte inadeguate e con scarsa capacità di trasporto. Il nuovo elettrodotto raddoppia la precedente portata dell’elettricità, passando da 450 a 870 Ampere. Questo consente di eliminare i vincoli di produzione alle centrali lungo la direttrice Alanno, Bolognano e Bussi sul Tirino. Inoltre, l’elettrodotto è provvisto per l’intero percorso sia della fune di guardia, uno speciale conduttore posto sopra le linee a protezione dai fulmini, sia della fibra ottica, per la trasmissione di una gran quantità di informazioni di tipo digitale.
In alcune tratte dell’elettrodotto sono state installate spirali avifauna, dispositivi di colore bianco e rosso che evidenziano la linea, particolarmente utili per le rotte migratorie degli uccelli: rappresentano infatti una barriera visiva che evita la collisione dei volatili con i conduttori.