Come ogni giovedì sera tra le 21 e le 22:30, la Folgore Pescara, squadra di calcio militante nel campionato provinciale di Terza Categoria, si stava allenando sul campo di Rampigna. E come ogni volta l’ultimo a scendere in campo ha chiuso a chiave la porta dello spogliatoio: dentro rimangono borse, indumenti e portafogli ed effetti personali. A rassicurare la squadra c’è la chiave riposta a vista sulla panchina, e nel caso di ieri sera il fatto che la porta della guardiola del custode del campo si trovi esattamente accanto a quella dello spogliatoio. La distrazione del dipendente comunale o l’abilità dei ladri nel manovrare in silenzio hanno permesso comunque il furto; il cancelletto d’ingresso all’impianto, lasciato aperto ed evidentemente incustodito, è proprio ad un passo dallo spogliatoio ed entrambi sono poco visibili attraverso la recinzione e lontani una trentina di metri dal campo.
Nessuno si è accorto di nulla, se non alla fine dell’allenamento, quando la squadra è rientrata in campo e tre giocatori hanno notato le proprie cose fuori posto: un portadocumenti aperto sul pavimento e i pantaloni sparsi a terra, anziché ordinatamente appesi come lasciati dai proprietari. Il sospetto e la paura sono stati subito confermati dai controlli nelle tasche, dalle quali mancavano tre portafogli contenenti 70, 150 e oltre 450 euro, oltre a documenti e tutto quanto contenutovi; la cifra più alta era quanto riscosso da un professionista poco prima di recarsi al campo. Incuriosisce, inoltre, che ad essere stati derubati siano stati gli unici portamonete contenenti modeste quantità di contanti, mentre quelli più leggeri siano stati lasciati intatti: “E’ come se avessero fatto una ricerca curata, perdendoci anche del tempo”, afferma il malcapitato architetto derubato. Con calma o di fretta, certo è che il ladro o i ladri hanno agito indisturbati; il custode, rimasto nell’ufficio a pochi passi, si è accorto del furto solo quando i giocatori, disperati, si sono messi ad urlare, prima di chiamare il 113.
E’ stata la Volante della polizia intervenuta sul posto a notare la serratura scassinata ed uno dei cardini della porta divelto, come se fosse stato forzato sollevandolo. Un episodio che ha indignato la dirigenza della Folgore Pescara, sull’onda di quanto già accaduto numerose volte ad altre società sportive, derubate durante le partite sui campi di San Marco e Zanni: “Per le partite ci attrezziamo con lucchetti e catenacci, ma adesso non possiamo stare più tranquilli neanche per gli allenamenti?”, chiedono indignati Alessia Morelli e Riccardo Tacconelli, presidente e dirigente della squadra dilettantistica, “il Comune ci infligge continui aumenti per le tariffe di campi e spogliatoi, ma chi controlla per sicurezza e incolumità non c’è”, commentano.
I giocatori hanno sporto regolare denuncia in Questura, mentre questa mattina, quando i dirigenti si sono recati all’Ufficio sport del Comune, gli addetti hanno risposto di non aver ricevuto nessuna comunicazione sull’accaduto. Allibita, la società sportiva, sta ponderando se agire per vie legali per un risarcimento dovuto alla mancata sorveglianza dell’impianto.
Daniele Galli