A Pescara sono circa 5500 gli studenti in affitto, iscritti fuori sede alla D’Annunzio perlopiù costretti a cedere alla pratica degli appartamenti ‘in nero’ imposta dai locatari, che impedisce loro di usufruire di borse di studio e rimborso per chi studia lontano da casa. Anche per battere questo fenomeno irregolare la So.Ha da anni si batte per sollecitare la Giunta comunale ad’istituire l’Agenzia Casa e a creare una serie di agevolazioni ad hoc. “Ad esempio l’abbattimento del 30% dell’Ici sulla seconda casa”, spiega la coordinatrice dell’associaizone Giulia Mistichelli, “in modo da creare convenienza per i locatori che utilizzano regolare contratto d’affitto”. E ancora, calmierare i prezzi degli affitti, tutelare sia gli inquilini che proprietari d’immobili tramite consulenza legale e informazioni riguardo i contratti d’affitto regolati dalla legge 431/98 in sintonia con i sindacati degli inquilini come il Sunia, Sicet e Uniat; infine garantire ai giovani cittadini di Pescara e alle coppie la possibilità di un alloggio a prezzi calmierati tramite delle agevolazioni ai locatari che affittano a queste categorie (come il pagamento a carico dell’Agenzia degli oneri delle spese di registrazione del contratto).
“Sono anni che chiediamo, senza mai ricevere risposta, un incontro all’assessore Isabella del Trecco per parlare dei problemi della residenzialità giovanile”, aggiunge la Mistichelli, che con la So.Ha, ha organizzato un Flash mob a piazza Salotto lo scorso 25 febbraio per sensibilizzare l’opinione pubblica proprio sui diversi impedimenti che i giovani hanno nel rendersi indipendenti, a partire dall’autonomia abitativa. L’unico successo in tal senso fu raggiunto, a novembre 2010 quando il Consiglio comunale approvò una mozione per l’istituzione dell’Agenzia: ma da li in poi tutto finì nell’oblio. “Che fine ha fatto l’Agenzia Casa? Dove il sostegno agli affitti per giovani e coppie?”, tuona Giunia Mistichelli, “Se la mozione è stata approvata, deve essere realmente istituita”. “Siamo stanchi di venir etichettati come bamboccioni senza però trovare soluzioni concrete e immediate ai nostri disagi: l’Agenzia Casa è ,a tutti gli effetti, una misura “anti-bamboccioni”, visto che circa il 70% dei giovani sotto ai trentanni, nella nostra Città, vive ancora in famiglia e che a causa della precarizzazione del lavoro non si riesce ad assumere la responsabilità di un affitto di un’abitazione”, conclude la coordinatrice So.Ha.
Daniele Galli