Pescara, 592 tonnellate di olio esausto recuperato

circoliamo_tirPescara. Sono oltre 592 le tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella Provincia di Pescara nel 2011, 3350 tonnellate nell’intera regione. Sono i dati resi noti stamattina in una conferenza stampa in piazza della Repubblica dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nella di ‘CircOLIamo’, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti esausti.

Ormai un appuntamento consolidato, la campagna informativa itinerante ‘CircOLIamo’ ha fatto tappa stamattina a Pescara, come in altre 59 province italiane, per rendere noti i dati sul consorzio obbligatorio degli oli usati, dialogare con i cittadini, i rappresentanti delle amministrazioni territoriali e le associazioni territoriali e di categoria per arrivare a dei punti condivisi sui principi che ormai fanno parte stabile delle iniziative del medesimo consorzio che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 6 impianti di rigenerazione. In tutta Italia, delle 432mila tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.267 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti”, ha spiegato Marco Paolilli, coordinatore della rete di raccolta del Coou, “ ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”. Ottimi risultato anche in Abruzzo, dove sono state 3350 le tonnellate raccolte di olio lubrificante usato, 592 nella sola provincia di Pescara. Numeri che possono rendere l’idea solo se viene chiarito che 4 litri d’olio, l’equivalente impiegato per un’automobile, se dispersi in mare possono coprire una superficie grande quanto un campo di calcio. “Sono due, in particolare, i messaggi che vogliamo comunicare”, ha aggiunto Paolilli, “da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente, dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”.  L’olio usato, infatti, può costituire un’importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio dell’Italia.

 

Daniele Galli


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