Pescara. Hanno visitato il museo Casa natale D’Annunzio e il museo Cascella gli studenti della sezione carceraria di Sistemi Informativi Aziendali dell’Aterno Manthonè, in uscita didattica con i docenti e gli educatori.
Per alcuni di loro era la prima uscita all’esterno dopo anni e l’emozione è stata tanta. Ad accompagnarli, il dirigente scolastico, Antonella Sanvitale; il direttore della Casa circondariale San Donato, Franco Pettinelli; l’educatrice, Anna Laura Tiberi; i docenti del consiglio di classe, Cristina De Marinis, Fabio Pavone, Donatella Ciaccia, Donatina Di Giampaolo, Annalisa Libbi e Marina Di Crescenzo, responsabile del corso serale e della scuola carceraria.
Gli studenti sono stati accolti nelle strutture museali dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Marinella Sclocco e dall’assessore comunale Paola Marchegiani. L’uscita didattica è proseguita con un giro nel centro della città e sulla riviera di Porta Nuova e si è conclusa con un veloce pranzo in un ristorante del lungomare Cristoforo Colombo.
L’esperienza della scuola superiore nella casa circondariale San Donato di Pescara vede, quest’anno, la prima quinta ragionieri programmatori affrontare gli Esami di stato.
I docenti della classe, supportati dal dirigente scolastico Sanvitale, avevano concordato, insieme al direttore Pettinelli e all’educatrice Tiberi una giornata di visita alla città con i cinque studenti che compongono la classe.
Secondo quanto previsto dalla normativa penitenziaria, il trattamento delle persone condannate deve tendere, anche attraverso i contatti con l’ambiente esterno, al loro reinserimento sociale e deve essere attuato secondo un criterio di individualizzazione. L’istruzione è una delle più importanti attività trattamentali. Questi interventi esterni hanno la finalità di arricchire l’offerta formativa e di creare un ponte a livello culturale e umano fra il carcere e il mondo esterno.
I detenuti sono tutti permessanti, vale a dire che hanno goduto già di permessi di uscita in precedenza, ciò significa che hanno potuto effettuare l’uscita senza la presenza di agenti, accompagnati, quindi, solo da alcuni docenti della classe.