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Montesilvano, lite in un bar per la gestione dei videopoker: sei in manette

Montesilvano. Sono sei le persone arrestate ieri, a Montesilvano, dopo una violenta lite scoppiata in un bar di via D’Agnese. I reati sono quelli di violenza privata, lesioni aggravate, porto abusivo di armi e strumenti atti a offendere.

La discussione è scoppiata nella tarda mattinata alle tra il barista, di nazionalità albanese, e il gestore delle macchinette videopoker. Quest’ultimo, poco dopo, si è presentato nel locale con i rinforzi: nove contro due, il barista e il figlio. Al centro della discussione la spartizione degli incassi delle macchinette e il timore, da entrambe le parti, che qualcuno avesse sottratto del denaro. In base ad una prima ricostruzione dei Carabinieri, durante il litigio il barista è stato colpito con un pugno al volto dal gestore dei videopoker, che minacciava di portarsi via tutte le macchinette, mentre l’albanese sollecitava una verifica sugli apparecchi. La scena è stata ripresa dalle telecamere del bar, che mostrano chiaramente cosa è accaduto. I complici del gestore si sono scagliati contro il barista, colpendolo, mentre altri hanno bloccato i clienti del locale e il figlio del barista, per evitare che intervenisse a supporto del padre. Fino a quando qualcuno ha tirato fuori una mazza da baseball. E’ stato un testimone a fermare la persona con la mazza da baseball e ad allertare il 112 per far intervenire i Carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli. Dei nove aggressori sei sono stati bloccati e finiti in carcere. Sono, insieme a Francesco Piazza, 47 anni, di Chieti, gestore delle macchinette, Cristofaro Anello, 19 anni di Chieti, Romano Miccoli, 44 anni di Roma, Ignazio Anello, 46 anni di Chieti, Filippo Piazza, 40 anni, di Chieti e Giovanni Cappello, 40 anni di Chieti.Il barista, medicato in ospedale, ne avrà per 10 giorni. Uno dei presenti alla lite, ancora da rintracciare, a quanto pare aveva con sé una pistola che qualcuno ha intravisto.