Pescara, blitz antiusura: due arresti

usuraPescara. Usura, estorsione, porto d’armi e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di Nicolino Di Rosa, 43enne di Termoli da parte dei carabinieri di Pescara Scalo, della compagnia di Termoli e dei militari della Guardia di Finanza. Assieme a Di Rosa è inoltre finito in manette Antonio Zitti, 42enne di Termoli. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine.

Il primo, detto “lo zingaro”, era già stato arrestato nel giugno del 2011 per il reato di usura, commesso in concorso con due commercianti del basso Molise, nei confronti di un artigiano di Pescara che, trovandosi in gravi difficoltà economiche, aveva accettato un prestito a tassi esorbitanti (oltre il 400%) e ricevuto continue pressioni e minacce da parte della banda per la restituzione del denaro. L’artigiano, esasperato dalle insistenti richieste di denaro e temendo per la sua incolumità e quella dei suoi cari, aveva deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Le indagini da parte dei militari dell’arma avevano inoltre consentito agli agenti, nello scorso dicembre, di procedere con il sequestro di beni immobili, terreni e conti correnti, sempre nell’area di Termoli, per un valore complessivo di circa 400mila euro, ritenuti il provento dell’attività usuraria.

Dalle recenti ed ulteriori richerche investigative è emerso che, dal mese di aprile 2010, Di Rosa aveva prestato somme di denaro per svariate migliaia di euro e, approfittando delle difficoltà economiche delle vittime, aveva preteso da questi la restituzione di quanto prestato a tassi che andavano dal 65 a quasi il 1000% annuo. In caso di ritardi nei pagamenti, il malvivente non aveva esitato a farsi consegnare in pegno beni materiali o a minacciare di morte le vittime. In una circostanza ha addirittura estorto alla vittima il certificato di proprietà di una autovettura, mentre in un’altra occasione la rata in scadenza è stata pagata con la consegna di 100 litri di olio d’oliva.

Inoltre, è stato accertato che Di Rosa, in concorso con Antonio Zitti, spacciava ingenti quantitativi di marijuana. 

Nel corso delle perquisizioni domiciliari i militari hanno trovato a casa di Zitti due fucili e una pistola scacciacani modificata, oltre a circa 200 munizioni. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e ora l’uomo dovrà rispondere anche dei reati in materia di armi. 

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