“Abbiamo avuto un’audizione presso la Commissione tecnica del Coni all’inizio di aprile – spiega il vice sindaco Antonio Blasioli – chiedendo di traslare sul parco delle risorse destinate comunque a degli impianti sportivi cittadini e siamo molto più che fiduciosi che così come la Commissione ha avallato le nostre argomentazioni, queste verranno ratificate a giugno con la concessione dei 150.000 euro di finanziamento da parte dei vertici del Coni. Abbiamo proposto un’interpretazione della Finanziaria che autorizza lo spostamento dei fondi da un’area all’altra. Aspetteremo giugno per lo spostamento dei fondi e una volta incassato il placet del Coni, il cronoprogramma del progetto partirà”.
Il progetto prevede interventi per circa 420.000 euro (150.000 dal Coni), l’area prevederà tre accessi, due carrabili per consentire la manutenzione del verde, una piazzetta a forma di cavea per circa 120 posti, un’area di sgambettamento che nascerà subito prima del parco, un campo polivalente di erba sintetica da 42m per 22, un campo di atletica attrezzato, due aree attrezzate per giochi dei bambini, illuminazione con impianto eolico. I 7.800 mq di verde saranno un parco attrezzato che ha anche funzione didattica ed educativa e consentirà alle scuole che sono nel circondario di fare attività motoria. “Novità anche per le specie arboree”, aggiunge Blasioli, “pianteremo alberi che assorbono CO2 e per un impianto di video sorveglianza, ma contiamo sul fatto che quando verrà ultimata l’adiacente caserma dei Carabinieri, diventi il parco più sicuro della città. Per quanto riguarda i tempi: definiti i fondi a giugno, partiranno le procedure di appalto per attivare entro il primo gennaio all’inizio dei lavori che saranno completati in un anno”.
“E’ un progetto che ci sta molto a cuore e che sta a cuore a chiunque abiti ai Colli – aggiunge l’assessore Laura Di Pietro – perché il quartiere ha diverse aree verdi ma non veri e propri parchi come altre zone cittadine. Recuperarlo è stato doveroso, abbiamo iniziato nel 2015 con un’interlocuzione col Demanio che ci ha riconsegnato l’area totalmente. Nel marzo scorso abbiamo anche fatto un’iniziativa per ripulirla perché la città si rendesse conto di cosa stava accadendo, ovvero che si strava riappropriando di un’area verde così grande. Infatti l’obiettivo è quello di lasciarlo aperto al pubblico, anche per gli impianti sportivi, un esempio virtuoso è quello della Caserma Di Cocco e speriamo di replicarlo qui: lì vige un accordo tacito fra tutti i frequentatori dei campi, che è un bell’esempio di autogestione perché non si verificano atti vandalici, sarebbe bello se fosse nelle mani di chi lo usa e non affidato a una gestione di esterni”.