Trenta, quaranta, perfino cinquantamila chilometri in meno: da sempre dilaga il vizio, tra chi vende auto e moto usate, di far scorrere all’indietro i numeri segnati sul contachilometri per vendere a prezzo più alto un veicolo datato e usurato.
In molti di quelli che vogliono ‘scovare’ i “furbetti”, per comprare auto usate, usano l’escamotage dei chilometri segnati sulle fatture dei tagliandi e degli ultimi controlli effettuati, ma non sempre i dati corrispondono. Ora può anche aiutare la revisione del mezzo, dove il chilometraggio viene spesso, ma non sempre, registrato e trasmesso direttamente al ministero dei Trasporti, ma fino a poche settimane fa era molto difficile risalirvi: era necessario chiedere l’accesso agli atti in Motorizzazione Civile, ma quasi sempre la richiesta veniva respinta.
Del fenomeno ha preso a occuparsene la community “Non prendermi per il chilometro” che, appoggiandosi ai sistemi informatici, è riuscita spesso a risalire ai dati reali e a smascherare numerose truffe.
Da pochi giorni, però, lo stesso ministero dei Trasporti ha attivato sul sito internet del Portale dell’Automobilista un servizio pubblico per verificare le ultime revisioni di un’auto o di una moto, semplicemente inserendone la targa.
Così sono giunte diverse segnalazioni sulle discrepanze tra i veicoli messi in vendita sui principali siti di annunci on line e quelli dichiarati dal Ministero. Noi ne abbiamo trovati diversi anche nel pescarese. Sarà stato semplicemente un errore o una trovata pubblicitaria? Nel dubbio, consigliamo a chi compra un’auto usato di chiedere più documenti possibili e controllare il portale dell’automobilista.