Loreto Aprutino. I 35 operai dello stabilimento Icie Switchboards, in sciopero permanente da circa due settimane, e i datori di lavoro del gruppo molisano Pistilli si sono confrontati ieri durante un incontro promosso nella sede regionale di Pescara.
Dopo i sit-in dei giorni scorsi e le manifestazioni di piazza, finalmente ieri c’è stato il tanto atteso incontro con i delegati istituzionali. Alla riunione hanno preso parte una delegazione di dipendenti, il rappresentante sindacale della Fiom Cgil Luigi Marinucci, i due amministratori dello stabilimento Icie Switchboards di Loreto e i rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Loreto e Ispettorato del Lavoro.
Alle ragioni dei dipendenti, senza stipendio da quattro mesi e senza contributi pensionistici versati dall’azienda al fondo Cometa, sono state contrapposte quelle dell’azienda. In particolare, si è parlato di un brusco calo della produzione e del fatturato e delle lunghe assenze per malattia da parte dei dipendenti. “Dal mese di ottobre”, si legge in una nota diffusa dalla Icie, “la produzione ha registrato una gravissima riduzione determinando una flessione drastica del fatturato, un calo vitale dei flussi finanziari e problematiche serie nei rapporti con i committenti. Per fronteggiare questa pesante situazione l’azienda è stata costretta ad impegnare tutte le risorse possibili, anche perché i lavoratori di Loreto si sono rifiutati sempre di fare ore di lavoro straordinario. Senza contare che le assenze per malattia nei mesi di ottobre, novembre e soprattutto dicembre, hanno espresso valori di gran lunga superiori ad ogni possibile indice fisiologico”.
A riprova di ciò sono stati forniti documenti che “provano inconfutabilmente la pochezza e la pretestuosità delle motivazioni avanzate dai lavoratori Icie di Loreto e dal loro rappresentante sindacale Fiom”. “L’Azienda”, prosegue la lettera, “ha investito a Loreto Aprutino con l’impegno e la volontà di salvaguardare il posto di lavoro di tutti i dipendenti, senza ricorrere a nessuna forma di ammortizzatori sociali. Il persistere di questa situazione potrebbe invece comportare un ripensamento da parte della proprietà sui futuri investimenti da realizzare nel territorio”.
Al termine dell’incontro, gli amministratori della Icie hanno accolto l’invito delle istituzioni a seguire tutte le iniziative del caso per risolvere il problema, ma solo “in considerazione dell’alto profilo professionale e dell’impegno assunto e dimostrato dai rappresentanti istituzionali”.