Pescara. Agricoltura sociale e pet-therapy. Sviluppare abilità, recuperare equilibri perduti attraverso il contatto con la natura e con gli animali. Se ne parlerà in un convegno mercoledì 1 febbraio: stamattina la presentazione del progetto organizzato da Provincia, Regione e Asl.
Le fattorie sociali sono aziende agricole che affiancano alla propria attività principale, quella produttiva, uno o più progetti a sfondo sociale. Grazie alla Legge regionale 18 del 2001 (promossa dal consigliere regionale Riccardo Chiavaroli) anche in Abruzzo si punta a promuovere il concetto di impresa agricola con finalità sociali. Proprio i dettagli e le opportunità offerte dalla legge saranno al centro del convegno organizzato dall’assessorato provinciale alle Politiche sociali guidato da Valter Cozzi, dalla Regione e dalla Asl di Pescara, in programma per mercoledì 1° febbraio a partire dalle ore 9 presso la sala Tinozzi della Provincia di Pescara.
Il convegno è strutturato in più fasi con informazioni per le associazioni che volessero realizzare delle fattorie sociali, sulla formazione degli operatori e sui risultati ottenuti dai disabili attraverso la riabilitazione. “I pazienti con scarsa integrazione sociale – spiega Cesare Pennese, pet-terapista – a distanza di un anno, e dopo l’esperienza della fattoria sociale hanno aumentato il livello di inclusione nella collettività”. “Le fattorie sociali – aggiunge Cozzi – sono imprese agricole che svolgono iniziative di tipo culturale, terapeutico, didattico o formativo rivolte a persone che vivono situazioni di disagio. Le persone con disabilità possono trarre grandi benefici sul piano fisico e intellettivo dal contatto diretto con la natura e dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici di un’azienda agricola. Parlare di questo in un convegno è utile per tutti gli imprenditori agricoli”. “L’Abruzzo – conclude Chiavaroli – è all’avanguardia con questa legge che dà un nuovo approccio al welfare sul territorio”.
Daniele Galli