Ieri pomeriggio a battere su Pescara, oltre una lieve pioggia, è stato il vento, mentre più a sud “scappava” qualche fiocco di neve e sullle montagne della Majella imperversavano nevicate pesanti. Poi, in tarda serata, dall’interno della provincia è cominciata la perturbazione si è gradualmente avvicinata alla costa, con i primi acquazzoni e le prime grandinate.
Ma è stato nel cuore della notte che il capoluogo adriatico è stato travolto dal cuore del temporale: il frastuono di tuoni, lunghi e ripetuti, ha agitato il sonno di molti pescaresi, facendone tremare finestre e tapparelle. A fare da intervallo era il battere dei chicchi di grandine, che a singhiozzo si aggiungeva all’incessante pioggia. Ma al risveglio Pescara si è ritrovata bianca, con un manto di neve alto alcune dita, ingrossato dalla pioggia che, con il sorgere del sole e il passaggio dei primi veicoli, ha provveduto a spazzare le strade. Tetti, balconi e aiuole, però, sono rimasti innevati a rallegrare un minimo la giornata dei pescaresi, che prima o poi prenderanno a fare i conti con i disagi del freddo.
Colli ghiacciati: l’Attiva all’opera con il sale. Come prevedibile, i disagi maggiori sono stati riscontrati nel
Problemi anche all’Aeroporto d’Abruzzo: la neve che scendeva sulla pista ha causato un’ora di ritardo alla partenza del volo per Milano; nella giornata, poi, i voli hanno ripreso il corso ordinario.
Daniele Galli