I primi camion sembrano essere arrivati nella notte, aspettando i rinforzi e il sorgere del sole per formare una colonna lungo la strada dinanzi al casello di Pescara Nord. Già venerdì pomeriggio una piccola dimostrazione della “Protesta dei Forconi” era andata in scena a due passi dallo svincolo, una cinquantina scarsa di manifestanti e nessun mezzo nè blocco. Alcuni di loro, pochissimi, sarebbero rimasti a dormire nelle automobili anche nei giorni successivi, restando collegati al tam-tam della rete che, intanto, continuava a fomentarsi nella rivolta (Cerca la pagina Facebook ‘RIVOLUZIONE! BLOCCO USCITA AUTOSTRADA A14, PESCARA NORD). Così, mentre ieri in Sicilia si è arrivati allo scioglimento, dopo 6 giorni, della protesta-madre, stamattina la colonna abruzzese si è formata davanti al casello di Città Sant’Angelo. Una decina di tir, non di più, che comunque già dalle 8:00 aveva causato una modesta mole di traffico proveniente dall’interno, in direzione costa e autostrada.
La colonna aumenta ma nessun blocco. In poche ore la colonna di “bisonti” in protesta è cresciuta fino a sfiorare le centinaia. I camionisti fermi dalla scorsa notte nei pressi del casello stanno assoldando, con il passaparola, tutti i colleghi in uscita dalla A14, che si assommano con i mezzi lungo le strade di Città Sant’Angelo. Resta, comunque, garantito lo scorrere del traffico e l’accesso al casello. Fermi, insieme alla frangia abruzzese del movimento dei forconi, restano solo gli autotrasportari in protesta contro gli aumenti di carburante e tariffe autostradali. A sorvegliarli, polizia, carabinieri e polizia municipale, impegnata anche nel controllo del presidio “succursale” formatosi nel vicino piazzale del Bar autogrill di Montesilvano, poche centinaia di metri più a sud.
Daniele Galli