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Pescara, gli architetti della D’Annunzio progettano la nuova urbanistica

Pescara. L’ateneo D’Annunzio e il Comune di Pescara si uniscono per ridisegnare l’assetto urbanistico della città. Saranno le porzioni a ovest del tracciato ferroviario, che rientrano nel piano particolareggiato 7, e le aree portuali e fluviali ad essere sottoposte all’occhio critico degli specialisti della facoltà di Architettura.

La collaborazione tra l’università D’Annunzio e il Comune di Pescara è stata siglata questa mattina mediante la sottoscrizione di un accordo quadro per l’utilizzo dei migliori talenti del Centro di Ricerche universitario denominato Scut, ovvero Sviluppo Competitivo Urbano e Territoriale, della facoltà di Architettura. Gli esperti saranno chiamati a pianificare aree strategiche della città come il Pp7, il Piano particolareggiato numero 7 che riguarda le aree a ovest della ferrovia, e le aree portuali e fluviali, ossia le superfici che corrono parallelamente al fiume fino ad arrivare al porto, comprese le due banchine, che in parte fanno già parte del Parco fluviale.

A siglare l’intesa, stamattina in Comune, erano presenti il rettore dell’ateneo cittadino Franco Cuccurullo, il sindaco Luigi Albore Mascia, l’assessore alla Gestione del territorio Marcello Antonelli, il presidente della facoltà di Architettura e direttore del Centro di ricerche universitario Scut Alberto Clementi, la dottoressa Ester Zazzero e la dirigente del settore Urbanistica Emilia Fino.

L’accordo quadro è finalizzato alla realizzazione di uno studio prospettico di esplorazione progettuale, a supporto del Comune di Pescara, nell’ambito della pianificazione urbanistica delle aree portuali-fluviali e delle aree a ovest del rilevato ferroviario. Due aree per le quali l’amministrazione sta già redigendo gli Studi di fattibilità per arrivare ai piani attuativi. Attraverso l’accordo di oggi, il centro di ricerca Scut si impegna a contribuire alla redazione di indirizzi progettuali per queste aree di intervento. In particolare lo Scut dovrà predisporre, entro 15 giorni a partire da oggi, un programma operativo sintetico delle iniziative e delle attività che si intendono realizzare dove saranno indicati anche i percorsi istituzionali e partecipativi, nonché il cronoprogramma delle attività da intraprendere. Dovrà essere predisposta una prima bozza dello studio in oggetto e, dopo l’eventuale richiesta di revisione da parte del Comune, dovrà elaborare la versione definitiva. Infine dovrà curare la presentazione dello studio.

Il gruppo di lavoro e le professionalità di cui si avvarrà lo Scut verranno selezionati dal professor Clementi. L’incarico avrà una durata di 12 mesi rinnovabili e per lo svolgimento delle attività previste il Comune si impegna a corrispondere al Centro di ricerca il contributo di 10mila euro come copertura delle spese di ricerca, contributo che verseremo alla conclusione delle attività. “Oggi offriamo l’occasione concreta”, esordisce entusiasta il sindaco Mascia, “per dare forma e sostanza alle energie più giovani e innovative del nostro mondo accademico, quei ragazzi che hanno idee e proposte, ma spesso non sanno come convogliarle verso la pubblica amministrazione”.

“Esprimo grande compiacimento per iniziative del genere che coinvolgono l’Università e uno dei suoi ‘pezzi’ forti sul territorio, ossia la Facoltà di Architettura”, ha detto il rettore Cuccurullo, “perché nel settore urbanistico la competenza è importante, ma è ancora più importante la credibilità e il senso etico. Oggi viviamo momenti in cui non è facile trovare risorse e ritengo che sia importante che la Scut abbia partecipato a tale iniziativa, in modo indolore sotto il profilo economico, ma con un obiettivo importante per l’Università, ossia il ‘fare ricerca’ che è la vita stessa dell’Ateneo”.

“Il nostro obiettivo”, conclude Clementi, “è mettere l’università al servizio del territorio per esplorare possibili scenari di sviluppo”.