L’istituto comprensivo di Popoli, costruito a tempo di record dalla Protezione civile nazionale dopo il terremoto che ha distrutto L’Aquila, non è sufficientemente caldo per ospitare gli studenti. Come segnalano le mamme degli alunni, i cosiddetti Musp, Moduli ad uso scolastico provvisorio, in questi giorni in cui le temperature sono sotto lo zero dovrebbero essere maggiormente riscaldati. E invece la mensa è gelida, al punto che in alcune ore del giorno la temperatura è di 12 gradi e gli studenti devono mangiare indossando i cappotti. Nella stessa condizione si trovano gli insegnanti e il personale non docente.
La segnalazione dei genitori degli alunni dell’istituto comprensivo di Popoli è stata raccolta dal consigliere comunale di Popoli e assessore provinciale Mario Lattanzio, che punta l’indice contro l’amministrazione civica guidata dal sindaco Concezio Galli, a cui è stata affidata la gestione della struttura. “Non credo che questa situazione possa continuare a lungo ulteriormente”, osserva, “e chiedo che il Comune intervenga tempestivamente. Il problema è stato già segnalato sia all’autorità scolastica che al Municipio, fino ad ora senza esito e registrando assoluto disinteresse per la questione”.
Lattanzio, spinto dalla protesta delle mamme, arriva a chiedere un intervento della Asl per controllare la temperatura effettiva dei Musp e per capire se le lezioni possano proseguire in queste condizioni. “Tutto sembra paradossale”, aggiunge, “se si pensa che la scorsa estate il sindaco ha chiuso la scuola firmando un’ordinanza perché i locali erano troppo caldi. E oggi che fa freddo?”.
Lattanzio segnala poi un altro problema relativo a questa scuola: “I pioppi”, sottolinea, “che sorgono lateralmente all’edificio sono eccessivamente inclinati, per cui si dovrebbe intervenire per tagliarli e rimuovere il rischio a cui si espone chi passa sotto questi alberi”.
Daniele Galli