Operazione Caligola, 7 arresti per corruzione e associazione a delinquere. Coinvolta anche una funzionaria della Regione

polizia2La Squadra Mobile di Pescara, sotto la direzione della Procura della Repubblica di L’Aquila (Alfredo Rossini e Antonietta Picardi) ha eseguito questa mattina sette misure cautelari emesse dal Gip Marco Billi nei confronti di altrettante persone coinvolte in quella che è stata definita l’Operazione Caligola.

Si tratta di Duilio Gruttadauria, nato a Caltanissetta nel 1950, domiciliato a Carsoli, presidente del consiglio d’amministrazione e socio della società Ecosfera Gruppo spa con sede in Roma, sua moglie Anna Maria Teodoro, nata a Macra (CN) nel 1952, socio della società Ecosfera Gruppo spa, Lamberto Quarta, nato a Chieti nel 1955, domiciliato in Francavilla al Mare, consulente della società Ecosfera Gruppo spa ed ex segretario di Ottaviano Del Turco, Giovanna Andreola, nata ad Acquara (SA) nel 1957 e residente a L’Aquila, Dirigente del Servizio Attività Internazionali presso la Regione Abruzzo, destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata, insieme al marito dell’Androla, Michele Galdi, nato a Salerno nel 1955, ed a Corrado Troiano, nato a Pescara nel 1964, residente a San Giovanni Teatino, socio della società Cyborg srl con sede a Chieti, entrambi agli arresti domiciliari. I primi quattro indagati, insieme a Mario Gay, nato a Nocera Inferiore (SA) nel 1953 e residente a Roma, vice presidente dell’Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo (OICS) con sede in Roma, anch’egli ai domiciliari per il reato di corruzione aggravata, dovranno rispondere anche di falso in atti pubblici e occultamento di atto pubblico.

L’indagine trae spunto da un contratto di collaborazione stipulato tra la società Ecosfera Gruppo spa, e Lamberto Quarta. Ecosfera Spa è un colosso che ha interessi sparsi su tutto il territorio nazionale attraverso “gruppi di area” che, a loro volta, gestiscono, con diversi contratti che sono tuttora in itinere, affidamenti di servizi per la progettazione, la consulenza e, soprattutto, per il monitoraggio e l’assistenza tecnica nell’erogazione di fondi comunitari facenti capo ad enti pubblici territoriali.

Le complesse attività d’indagine, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione criminale tesa a condizionare l’affidamento di commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche consistenti in contratti di consulenza e/o assunzioni clientelari.

In particolare, gli illeciti accertati sono inerenti alla fraudolenta aggiudicazione in favore di Ecosfera di una pubblica gara per “l’affidamento in appalto del servizio di valutazione in itinere del programma di Cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007 – 2013” pubblicata il 28 dicembre 2010 dall’OICS (ente “in house” delle Regioni e Province Autonome italiane); inoltre, sono inerenti anche ad altre vicende tra cui l’assegnazione di una commessa relativa all’adozione di un programma applicativo (software) per il monitoraggio del POR-FERS 2007-2013 in favore della Cyborg srl di Chieti Scalo, un’altra società che, al pari di Ecosfera, è stata oggetto di indagine.

E’ stata poi documentata l’esistenza di un preciso disegno criminoso per la reiterazione di ulteriori illeciti in merito ad un’imminente gara ad evidenza pubblica per l’erogazione di fondi comunitari, meglio individuata con il termine di “IPA 2”, anch’essa già condizionata ancor prima di essere pubblicata.

Ebbene, se la società che è risultata vincitrice della gara d’appalto del 28 dicembre 2010 concernente la valutazione dell’IPA (progetto europeo per la cooperazione tra l’Italia e diversi paesi dell’area balcanica finalizzato allo sviluppo del commercio e del turismo), è stata Ecosfera per un milione di euro, la società che è stata favorita nell’acquisizione di altre commesse è stata la società Cyborg srl di Corrado Troiano. In particolare, a quest’ultima società, come detto sopra, è stata attribuita una commessa di circa centomila euro per la realizzazione di un software in grado di gestire la così detta valutazione del POR FESR (Programma Operativo Regionale 2007-2013 – Fondo Europeo Sviluppo Regionale).

Ciò è avvenuto grazie alle particolari “relazioni” che Lamberto Quarta ha saputo tessere con un funzionario regionale, Giovanna Andreola, a cui era ed è legato da vecchia amicizia, risalente già all’epoca del governatorato abruzzese di Ottaviano del Turco. Anzi, tale amicizia si è consolidata grazie ai rapporti d’affari intercorrenti tra Quarta ed il marito della Andreola, l’ingegnere Michele Galdi, anch’egli legato da rapporti di collaborazione sia con la Cyborg srl, che con lo stesso gruppo Ecosfera spa, anche attraverso società a quest’ultima correlate come la Welfare Net srl.

Il funzionario regionale, per la realizzazione degli illeciti, ha ottenuto la collaborazione di Mario Gay, Vice Presidente dell’O.I.C.S. nonché Presidente della Commissione di gara per l’aggiudicazione del servizio di valutazione dell’IPA Adriatico.

L’operazione odierna prende il suo nome da un’esternazione intercettata nel corso dell’inchiesta, da cui emerge, in modo evidente, per stessa ammissione degli indagati, che il meccanismo dell’affidamento di commesse pubbliche si fonda sul più totale dispregio delle norme sull’evidenza pubblica a tutela dell’imparzialità e della trasparenza.

Anna Teodoro e Duilio Gruttadauria, infatti, nel ripercorrere le loro vicissitudini imprenditoriali, in ordine ai recenti appalti vinti, commentano il fatto che, come contropartita, le istituzioni, o almeno alcuni dei loro rappresentanti, pretendono che siano assicurati posti di lavoro e contratti di consulenza.

In questo contesto spicca la grave riflessione pronunciata da Gruttadauria in merito alle imposizioni e alle pretese del “potente di turno”, allorquando lo stesso traccia un’analogia tra le assunzioni clientelari richiestegli e la leggenda del cavallo di Caligola che era stato imposto come senatore.

Nell’inchiesta sarebbe coinvolto anche il vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo, Alfredo Castiglione, il quale secondo le intercettazioni telefoniche in possesso della Procura, avrebbe cercato di ottenere l’approvazione di un progetto in Albania per favorire la sua compagna.

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