Vittima dell’aggressione è un giovane pescarese di 35 anni che, essendosi da qualche tempo separato dalla moglie, sorella dei due Rom arrestati, lo scorso 9 novembre, si era recato a Rancitelli per salutare i due figli i quali, nonostante vivessero abitualmente con il padre, quella notte si sarebbero fermati a dormire a casa dei familiari della madre.
Al termine della visita, nel corso della quale aveva avuto modo di discutere in modo concitato con la moglie e con i due cognati, l’uomo era sceso in strada e, prima di fare rientro a casa, si era fermato a scambiare due chiacchiere con la figlia, mentre questa era affacciata dalla finestra.
Ad un tratto, essendosi accorta che i due zii erano usciti di casa con fare minaccioso ed entrambi armati di mazze di legno, la bambina aveva avvertito il padre affinchè potesse allontanarsi e mettersi in salvo.
L’avvertimento, però, era servito a ben poco, in quanto il giovane, raggiunto dagli aggressori, era stato bloccato e colpito ripetutamente con violente bastonate.
Al temine del pestaggio, conclusosi solo grazie all’intervento della madre dei due Rom, la vittima aveva riportato un trauma cranico, la frattura del braccio destro e numerose contusioni in varie parti del corpo.
L’uomo, soccorso dai Carabinieri, non aveva esitato a denunciare i suoi aggressori che, colpiti da provvedimento cautelare, sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni e, dopo le formalità di rito, trasferiti nel carcere di Pescara.
Sempre in mattinata, inoltre, nel corso di servizi di prevenzione e repressione, è stato arrestato Gigino Turilli per il reato di evasione, poiché trovato fuori dalla propria abitazione senza autorizzazione. Lo stesso, mentre conduceva la bici, alla vista dei militari, ha provato a giustificarsi dicendo di essere uscito “per acquistare le sigarette”. E’ stato quindi trasferito nelle camere di sicurezza dove verrà trattenuto in attesa del giudizio di direttissima fissato per lunedì.