Sono queste le parole di Padre Aldo D’Ottavio,responsabile della pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, mentre la Chiesa italiana si prepara alla 48’ Settimana Sociale nazionale.
«Ci ritroveremo a Cagliari – continua il religioso – dal 26 al 29 ottobre e la novità di quest’anno è che il momento a cui aderiranno i rappresentanti di ogni diocesi d’Italia, sia il più partecipativo possibile».
“Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo, solidale” è infatti il tema della settimana di discussione in Sardegna, «Un tema che ci coinvolge tutti in prima persona – aggiunge padre Aldo – che ci interroga come cristiani nel mondo del lavoro e ci pone quesiti esistenziale: la gente di Chiesa come vive il lavoro? Solamente come opportunità per portare a casa uno stipendio o come un tempo prezioso da valorizzare?».
Per rispondere a queste domande e per far sentire la voce “dal basso” ad un evento che dal 1907, grazie all’intuizione di Giuseppe Toniolo, alimenta e qualifica il discorso sulle politiche sociali della Chiesa e del Mondo, l’arcidiocesi di Pescara-Penne ha organizzato un ciclo di tre incontri. Si inizierà domani, sabato 17 marzo, alle 9.30, nel confronto con Sr. Alessandra Smerilli, docente di Economia e Gestione delle Imprese alla Pontificia facoltà dell’Educazione Auxilium di Roma e Membro del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali.
Al cinema Sant’Andrea di Pescara si potrà riflettere su “Chiesa e Lavoro, su Credenti e impegno socio politico” e «far emergere – conclude padre D’Ottavio – le situazioni di crisi del territorio, insieme alle eventuali buone pratiche, perché l’analisi identifichi i problemi, ma racconti anche la trasformazione di cooperazione».