Pescara, approvata la variante per l’edilizia economica e popolare

Pescara. Il Consiglio Comunale ha dato il via libera alla procedura di variante che permette di ridurre l’estensione dei piani attuativi necessari a realizzare interventi edilizi e attrezzature pubbliche nelle zone di via Monti di Campli, strada Cavallaro, via Di Sotto, San Silvestro Colle e spiaggia, via Campo Felice, via Aldo Moro, via Monte Faito e via Fonte Romana,

favorendo la realizzazione di iniziative immobiliari destinate al social housing e ai servizi (piccolo commercio e uffici). Se da una parte le imprese beneficeranno di un alleggerimento della burocrazia che spesso è diventato un impedimento all’iniziativa economica, dall’altra la collettività otterrà un incremento di offerta di alloggi a costi ridotti rispetto agli standard del mercato immobiliare, così cercando di andare incontro alle giovani coppie e alle persone con una ridotta disponibilità economica.

“Inoltre”, commenta l’assessore Stefano Civitarese, “l’incremento del verde pubblico quale obbligo di cessione per chi vorrà costruire e la riduzione della edificabilità complessiva prevista e, quindi, del consumo di suolo sono un beneficio tangibile per la vivibilità dei quartieri popolari”.

“Abbiamo modificato una disposizione del piano regolatore risalente al 2001 che ostacolava l’iniziativa imprenditoriale e impediva di recuperare all’uso pubblico aree destinate a standard per parcheggi e giardini pubblici – commenta ancora l’assessore al governo del territorio – Le imprese interessate a investire nelle zone popolari cittadine non saranno più obbligate ad acquistare ettari di terreni edificabili spesso utilizzati a giardini e parcheggio di abitazioni esistenti, i cui proprietari non vogliono privarsene impedendo, di fatto, l’attuazione degli interventi edilizi. Ora le aree edificabili nelle sottozone B10 sono state ridotte di oltre il 50% rendendo gli ambiti di trasformazione coerenti con lo stato dei luoghi, pianificando come edificabili le aree effettivamente utilizzabili in tal senso e a verde privato i terreni residui che rimarranno nella disponibilità dei proprietari con l’ulteriore beneficio della tassazione IMU ridotta e rapportata a un uso non più edificatorio”.

Dopo l’approvazione della variante delle cosiddette B10, approderanno a breve in consiglio le modifiche alle norme tecniche del piano regolatore che vanno nella direzione del rinnovo del patrimonio edilizio esistente e della rigenerazione urbana, incentivando interventi di riduzione del rischio sismico e di incremento delle prestazioni energetiche degli edifici.

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