Pescara. Il Giudice del lavoro del Tribunale di Pescara ha accolto il ricorso contro una sanzione disciplinare comminata dall’amministrazione comunale del capoluogo adriatico nei confronti di uno degli agenti della Polizia municipale coinvolti nella vicenda della ‘multa fantasma’, relativa al mancato pagamento di una multa per divieto di sosta da parte dell’allora questore di Pescara Paolo Passamonti, al quale era stato restituito il veicolo rimosso dal carro attrezzi.
Lo ha reso noto il coordinamento provinciale del Coordinamento sindacale autonomo (Csa) esprimendo “grande soddisfazione”. L’agente era stato sottoposto a sanzione disciplinare per le dichiarazioni rilasciate al programma televisivo ‘Le Iene’.
La sentenza fa seguito a due simili pronunciate dallo stesso Tribunale in relazione ad altri due vigili sottoposti a provvedimento disciplinare perché ritenuti responsabili di danni all’immagine dell’amministrazione comunale con le dichiarazioni rilasciate.
La sentenza condanna il Comune a risarcire, con gli interessi, le retribuzioni ingiustamente trattenute, oltre al pagamento delle spese di giudizio. Tanto che il sindacato si chiede “perché si continua a sperperare risorse pubbliche, sottraendole ad usi che portano beneficio alla cittadinanza e magari redimere eventuali contrasti usando il buon senso”. ”
Questo sindacato – recita la nota – ritenendo ingiuste le accuse mosse nei confronti dei tre vigili, ha subito attivato le iniziative atte alla loro tutela e, in sede di contraddittorio davanti alla Commissione disciplinare, unitamente ai legali, ha riaffermato la loro correttezza comportamentale. Nonostante in quella sede sia stata ampiamente dimostrata l’insussistenza delle accuse imputate, si è voluto procedere a comminare una pesante sanzione disciplinare arrecando danni economici e morali ai soggetti e alle loro famiglie”.