Due giovani di Pescara in Spagna per il volontariato europeo

Pescara. Due giovani pescaresi, Karen Angelucci e Michele Manganiello, in partenza per la Spagna per il progetto di Servizio Volontario Europeo “CreativeGarden”, finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani che in Italia implementa per conto dell’Unione Europea il Programma Erasmus+: Gioventù.

Ospitati dalla Fondazione Iberoamericana dell’Industria Culturale e Creativa, Karen e Michele vivranno in una cittadina della Mancha,  Pedro Munoz, per 6 e 12 mesi per svolgere servizio in un’antica fabbrica di farina dismessa, oggi fucina culturale e artistica.

I giovani hanno concluso la formazione pre partenza durante la quale hanno elaborato il logo del loro progetto SVE – aggiunge la responsabile del servizio Alessandra Di Zio – Sono contenta perché il progetto esce dal Comune di Pescara e da professionalità alle quali siamo riusciti a dare spazio e valore. In Spagna prenderanno parte alla formazione all’arrivo, alla formazione di metà servizio e a quella finale, una volta rientrati in Italia. Sia la progettazione di CreativeGarden, che la formazione dei due volontari sono state curate e gestite dal Servizio Politiche Comunitarie”.

“Sono i primi due ragazzi che grazie al Comune di Pescara potranno partire come volontari del Servizio di Volontariato Europeo il prossimo 28 febbraio – dice l’assessore Laura Di Pietro – Pedro Munoz si trova a 100 km da Parigi, lì saranno impegnati alla realizzare di un orto botanico e per attività culturali, ricreative e sociali che li metteranno in contatto con bambini e con la comunità. Come Politiche europee e stiamo andando in questi giorni nelle scuole per promuovere le attività che derivano dalle politiche che il Comune sta portando avanti con l’Europa. Lo SVE è una di queste ed è un’opportunità che riproporremo, il bando infatti si ripete tre volte l’anno, per dare ai ragazzi questa possibilità. Stiamo inoltre lavorando anche per favorire un’incoming di volontari dall’estero, in modo che sempre più associazioni si aggreghino e facciano arrivare ragazzi a Pescara”.

“I ragazzi stavano svolgendo il servizio civile nazionale e durante la formazione ho presentato diversi strumenti di cittadinanza attiva fra cui il Servizio di Volontariato Europeo – illustra Francesca Lupo, che ha realizzato il progetto – Vanno a realizzare un’attività di cui si sono già occupati: con il progetto Città in orti, infatti, hanno realizzato la bozza di regolamento per gli orti urbani cittadini e hanno voluto dare seguito a questa passione. Così abbiamo cercato un’associazione che potesse essere d’aiuto allo scopo a questa passione e la fondazione che ha risposto ha già ospitato altri ragazzi, con loro abbiamo costruito il progetto ed è stato finanziato nel capitolo Gioventù di Erasmus +. Karen e Michele svolgeranno un servizio rispettivamente di 6 e 12 presso la Fondazione, in particolare presso la “Harinera”, una fabbrica di farina dismessa, edificio storico della cittadina di Pedro Munoz, che la Fondazione ha recuperato e destinato a centro di produzione e divulgazione delle arti. La Harinera è situata nel cuore della Mancha, zona di interesse artistico, culturale e naturale. La caratteristica de “La Harinera- Creativa” è l’apertura alla cittadinanza sia come spazio per la fruizione artistica, sia come spazio di produzione creativa.

Uno dei progetti che la Fondazione vi sta implementando in armonia con il contesto naturalistico e artistico è la creazione di un giardino botanico nella parte antistante il suo ingresso, ovvero una superficie di 710 mq in cui si realizzano presentazioni, concerti, proiezioni. Un ulteriore progetto de “La Harinera” in cui i giovani saranno inseriti è “Mi ciudad educativa” che prevede laboratori rivolti ai bambini della scuola elementare, visite didattiche, per recuperare e tutelare il patrimonio artistico e naturale della zona. Tali percorsi educativi sono basati sulle metodologie tipiche dei laboratori educativi, quali apprendimento attraverso il gioco, visite guidate, attività manuali e creative che consentiranno loro di attivare anche dei laboratori per la creazione di strumenti da utilizzare per il lavoro nel giardino e nell’orto da realizzare a partire da materiale di riciclo ( staccionate, cassette e vasetti porta semi, serra, cassette per la raccolta e per il compostaggio). La metodologia utilizzata sarà quella della partecipazione e dell’animazione territoriale”.

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