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Montesilvano: la Guardia Costiera salva due tartarughe

Montesilvano. L’Ospedale delle tartarughe della Guardia Costiera è riuscita a salvare, nel corso dell’ultimo mese, due magnifici esemplari di caretta-caretta, una rinvenuta ad Ortona e l’altra a Pescara. Silvia ed Eleonora, dopo sapienti cure ed interventi chirurgici, possono continuare la loro secolare vita.

Nella sede della Guardia Costiera di Montesilvano, già da diversi anni è operativo l’Ospedale delle Tartarughe, che grazie all’impegno concreto del Comune di Montesilvano, alla passione dimostrata dal personale della Guardia Costiera ed alla presenza stabile di un gruppo di veterinari volontari coordinati dal Dottor Vincenzo Olivieri, Responsabile del Centro Studi Cetacei e dell’Ospedale delle Tartarughe, consente le cure e la riabilitazione necessaria al rilascio di decine di esemplari di tartarughe marine della specie “caretta-caretta” recuperati accidentalmente dai pescatori o spiaggiati lungo le coste delle regioni Marche, Abruzzo e Molise e monitorate dal personale militare della locale Guardia Costiera, attualmente coordinato dal Maresciallo Erico D’Angelo

Solo nel mese scorso sono state salvate due tartarughe della specie caretta-caretta; la prima, battezzata con il nome di Silvia, è stata recuperata al largo di Ortona a circa 3 miglia dalla costa, ricoverata presso la struttura di Montesilvano per circa 10 giorni, e successivamente trasportata presso il centro Oltremare di Riccione per le ulteriori cure del caso. La seconda, invece, battezzata con il nome di Eleonora, è stata accidentalmente pescata a largo di Pescara a circa 10 miglia dalla costa dal motopeschereccio Aldebaran, trasportata dal personale della Guardia Costiera presso il centro di Montesilvano, e dopo visite accurate del Dottor Olivieri, portata presso la clinica veterinaria Colli Innamorati della Dottoressa Marchionne, per essere sottoposta a radiografia in quanto aveva ingerito un grosso amo da pesca. Grazie alla radiografia effettuata si è riusciti a localizzare e misurare l’amo lungo 8 cm, e di concerto con il Dottor Olivieri si è deciso il successivo trasferimento a Oltremare, dove l’esemplare è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’asportazione dell’amo stesso.

Silvia ed Eleonora verranno curate e tenute a Riccione fino a quando le loro condizioni di salute di permetteranno il rilascio in mare, che avverrà presumibilmente a primavera.

 

Fondamentale come sempre il lavoro del personale dell’Ospedale delle Tartarughe, centro che a breve verrà interessato da lavori di ristrutturazione, fortemente voluti dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano, che intende avere il suddetto centro operativo 24h su 24h per 365 giorni all’anno, per dare la possibilità agli operatori del settore – veterinari e Guardia Costiera in primis -, di lavorare al meglio per la tutela e la salvaguardia di questa specie marina, purtroppo in via di estinzione.

 

Daniele Galli