Pescara. Chiedono fondi per finanziare perizie tecniche e verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole in modo da consentire interventi di ricostruzione e adeguamento, ma soprattutto vogliono la proroga dei termini per accedere ai 300 milioni dell’operazione #sbloccascuole inserita nella Legge di Bilancio 2017.
“I termini sono scaduti ieri. Ma come fanno i Comuni a presentare progetti e chiedere fondi se non conoscono le condizioni degli immobili?” si domandano i Comitati Scuole Sicure di Pescara e di Chieti che, confluiti nel “Comitato Scuole Sicure Centro Italia”, alla luce degli eventi sismici del 18 gennaio non ci stanno ad aspettare l’ennesimo terremoto e attendono risposte concrete.
Dieci giorni fa hanno scritto agli enti locali competenti e al Ministero dell’Istruzione, università e ricerca, all’Ufficio scolastico regionale, nonché alla Procura di Pescara. Solo nella provincia di Pescara il 12,52% degli edifici scolastici risulta inagibile. I Comitati vogliono sapere, inoltre, perché, a fine 2015, siano state revocate somme stanziate nel 2009 dalla Regione Abruzzo per l’edilizia scolastica e mai utilizzate dai Comuni.
Nella lettera indirizzata ai presidenti della Regione Abruzzo e della Provincia di Pescara, al sindaco, al prefetto e al questore di Pescara, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile sono stati chiesti i documenti relativi allo stato di vulnerabilità sismica dei plessi di tutti gli istituti comprensivi, anche quelli temporanei, nonché i verbali di sopralluogo tecnico effettuato nei plessi dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio scorso.
“Sulla base dei dati tecnici di valutazione delle strutture degli edifici scolastici e loro stato di conservazione disponibili sul sito del Miur – fanno notare i Comitati di Pescara e di Chieti – si rileva una carenza di sicurezza degli stessi. Si richiedono, pertanto, fondi per finanziare indagini diagnostiche (perizie tecniche e verifica di vulnerabilità sismica) degli edifici scolastici che permettano poi di intervenire sulla ricostruzione e adeguamento degli stessi”.
“Chiediamo inoltre – ha dichiarato in conferenza stampa a Pescara Marzia Foglietta, a nome del Comitato Scuole sicure del capoluogo adriatico – che si preveda e si realizzi, ove ancora non attuata, la segnaletica a terra delle vie di uscita/evacuazione in caso di emergenza e la realizzazione di scale esterne di sicurezza”. Tra le altre richieste, anche l’attivazione un servizio di rete sociale per garantire comunicazioni del personale docente con l’esterno nel caso si rendesse necessario gestire situazioni di emergenza come l'”evacuazione di edificio scolastico”.
I Comitati sollecitano poi urgenti interventi di ricostruzione “modello” e chiedono che nell’affidamento degli appalti siano privilegiate aziende abruzzesi, liberi professionisti, artigiani e imprenditori, anche per poter rilanciare l’attività economica della regione. “Sappiamo inoltre – conclude Marzia Foglietta – che per il triennio 2015/2017 l’Abruzzo dispone di un milione 160.000 annuali per la messa in sicurezza e adeguamento sismico edifici scolastici: come verranno spesi questi soldi?”.