Diecimila multe 100 giorni, 160 multe medie al giorno: è una vera e propria stangata il primo bilancio del semaforo Photored installato dal Comune di Montesilvano a fine ottobre all’incrocio tra corso Umberto e via Adige, con le telecamere a infrarossi pronte a fotografare la targa di chi passa con il rosso o, come viene contestato duramente, non riesce ad attraversare con il giallo a causa dello scarso lasso di tempo concesso.
Multe da 163 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente, più sospensione da uno a tre mesi in caso per i reciditi entro due anni. «Il terrorismo che si è scatenato attorno alla vicenda del semaforo e delle 10mila multe è indegno di una città che aspira a consolidare il suo ruolo di polo commerciale e turistico. È solo un grande favore alla grande distribuzione, che sta gongolando per un favore chissà se inatteso». A tuonare è Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti Pescara, intervenendo a nome di commercianti, artigiani e operatori turistici.
«Combattere i furbetti dell’automobile è un dovere dell’Amministrazione, ma fare cassa e terrorizzare i cittadini mina alle fondamenta la fiducia verso le istituzioni – sottolinea Taucci – per questo chiediamo innanzitutto quali sono i rapporti fra Comune e ditta realizzatrice: vogliamo sapere se il guadagno della ditta è legato o meno anche al numero di contravvenzioni. Ma nessuno pensi di trasformare il centro di Montesilvano in una fortino da difendere: l’unica strada per aiutare l’economia montesilvanese è incentivare l’afflusso di consumatori e turisti, mentre in queste ore è stato lanciato il messaggio che è meglio non avvicinarsi alla città. Il Comune faccia retromarcia e spieghi ai cittadini il senso di questa operazione».