Città Sant’Angelo, rischio Benzene per le acque di Terra Verde

Terraverde_incendioCittà Sant’Angelo. Dopo l’incendio nello stabilimento Terra Verde, la comunità angolana è attanagliata dall’allarme benzene. I controlli sulla qualità dell’aria hanno già rilevato quantità superiori alla norma disperse dai fumi dei rifiuti andati in fiamme; l’Arta ha oggi diffuso anche la relazione sulle analisi delle falde acquifere e dei torrenti che attraversano la zona. Forte il rischio di contaminazione per Fosso Basile: livelli 4 volte superiori al limite consentito.

Venti giorni dopo l’incendio che ha devastato i capannoni di Terra Verde, la popolazione di Città Sant’Angelo e dei Comuni limitrofi è ancora allarmata per l’allarme-benzene dispersosi nell’aria e per il rischio-diossina ancora da netraulizzare. Su quest’ultimo l’Arta Abruzzo si sta avvalendo della collaborazione di Arta Toscana per analizzare i terreni nel raggio di 1000 metri dal luogo del rogo, nei comuni di Città Sant’Angelo, Collecorvino, Elice e Picciano e su campioni di rape e spinaci, mentre ha diffuso oggi la prima relazione derivante dalle analisi svolte sulle acque dei torrenti e delle falde sotterranee presenti nelle zone circostanti la contrada di Piano di Sacco. Nel documento redatto dal dirigente chimico Emanuela Scamosci e dal Direttore del Distretto provinciale Angela Del Vecchio, vengono riportate diverse campagne di campionamento.

Per quanto riguarda le acque superficiali, sono state eseguite due prelievi, il 2 e l’8 novembre scorsi, prelevando le acque del fiume Fino a monte e a valle dell’impianto Terra Verde, mentre riguardo alle acque sotterranee, il 10 e l’11 novembre sono stati eseguiti i prelievi da  2 pozzi e 9 piezometri (Immagine in basso). A queste si sono aggiunte le analisi sulle acque reflue risultanti dalle operazioni di spegnimento, prelevate dell’Arta in occasione del sopralluogo sul posto del 2 novembre, ad incendio spento; in queste, ovviamente, si sono condensati i materiali pericolosi sprigionati dalla combustione, gli stessi contenuti nei fumi sprigionati. Su questi, infatti, è stata posta la principale osservazione degli analisti, ovvero su quelli già rilevati dalla precedenti rilevazioni eseguite sull’esame dell’aria: Benzene, Toluene, Etilbenzene e Stirene.

Numero campione e giorno del prelievo

_____________________

SOSTANZE INDIVIDUATE

Cam 1

30/10

Cam 2

30/10

Cam 3

30/10

Cam 4

30/10

Cam 5

30/10

Cam. 6

31/10

Cam 7

31/10

Benzene

460

1250

917

620

50

75

55

Toluene

147

958

890

540

33

72

58

Etilbenzene

10

205

330

168

15

27

29

Stirene

20

273

670

396

35

50

45

Composti clorurati

Tracce non dosabili

In tutti i campioni e’ stata rilevata la presenza di idrocarburi alchenici: propano, metilpropano,

butadiene

(Analisi sui fumi – Concentrazioni espresse in ppb)

 

Nelle tabella che seguono vengono indicati i valori delle concentrazioni di Benzene, Toluene, Etilbenzene e Stirene, rilevati nel campione di acque reflue risultanti dallo spegnimento dell’incendio, nelle acque superficiali e sotterranee.

Parametro

Unità di misura

Acqua reflua

spegnimento

Campioni acque superficiali

Fino_1

Fino_2

Fino_3

Saline

Benzene

?g/L

30

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

Toluene

?g/L

14

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

Etilbenzene

?g/L

10

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

Stirene

?g/L

32

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

 

 

 

 

Parametro

Unità di misura

Campioni acque sotterranee

Pozzo

1

Pozzo

2

SS_14

SS_15

Pz 1

Pz 2

Pz 3

Pz 4

Pz 5

Pz 6

Pz 7

Benzene

?g/L

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

4

<0,3

<0,3

Toluene

?g/L

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

0.9

<0,3

<0,3

Etilbenzene

?g/L

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

0.4

<0,3

<0,3

Stirene

?g/L

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

<0,3

0.5

<0,3

<0,3

 

 

Nessuna anomalia, dunque nelle acque superficiali prelevate dai vicini fiumi Fino e Saline, paragonandoli ai riferimento con i parametri chimici e microbiologici determinati dagli esami effettuanti di norma dall’Arta con cadenza trimestrale. La situazione si complica se si passa ai risultati sulle acque sotterranee: “Nelle acque sotterranee”, dicono le due dottoresse, “in un pozzo posto ad una distanza di circaa 165 m,  a valle idrogeologica rispetto allo stabilimento Terra Verde, sono state rinvenute le stesse sostanze presenti nei fumi di combustione (benzene, toluene, etilbenzene e stirene). In particolare la concentrazione del benzene, pari a 4 ?g/L,  risulta superiore alla Concentrazione Soglia di Contaminazione di 1 ?g/L”.

Lo scenario peggiore si presenta nel piezometro numero 5, quello di Fosso Basile, un condotto proprio alle spalle dello stabilimento Terra Verde che porta al Saline: “Riguardo alla contaminazione rilevata nelle acque sotterranee, si precisa che i suddetti composti non sono stati riscontrati nei piezometri più vicini alla zona dell’incendio, ma unicamente nel piezometro denominato Pz5, che è ubicato nelle immediate vicinanze del fosso Basile, nel quale potrebbero essere confluite acque reflue di spegnimento con conseguente infiltrazione nel sottosuolo”, spiegano Scamosci e Del Vecchio. Nessun pericolo generale, infine,  nelle acque, sia superficiali che sotterranee, al di fuori delle aree comprese nel raggio di 1000 m dal luogo dell’incendio. Questo allo stato attuale: “Nei prossimi giorni verranno eseguite ulteriori indagini per verificare l’evoluzione dello stato di contaminazione, in termini di attenuazione o di diffusione”, si legge nelle righe conclusive della relazione.

 

incendioterraverde_acque

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approfondimento: Terra Verde

 

Daniele Galli

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