L’emergenza subita a causa del maltempo, associata anche alla tragedia di Rigopiano, porta l’Associazione Vestina Nostra a richiedere l’attenzione delle istituzioni “su un’area che da troppo tempo riceve scarsa attenzione”.
“I numerosi danni riportati”, scrive l’associazione in una nota, “a seguito del combinato sisma/eventi meteorologici, richiedono progettualitá in grado di guardare all’effettivo rilancio dei paesi della Vestina e non solo, esclusivamente, interventi tampone in attesa della prossima emergenza”. “Quanto accaduto”, si afferma, “deve far riflettere, ai vari livelli di governo, sull’importanza e il recupero dell’Ospedale S. Massimo che si rivela indispensabile per i residenti delle aree interne per interventi di primo soccorso e per la rianimazione, considerata in passato un’eccellenza del nosocomio pennese. Non è pensabile, soprattutto in considerazione di una viabilitá fortemente compromessa, fare affidamento esclusivamente sull’Ospedale di Pescara, troppo lontano da raggiungere in caso di eventi meteorologici avversi”.
“Come Associazione”, annuncia la nota,”saranno messe in campo progettualitá concrete riguardanti in particolare il dissesto idrogeologico, agricoltura e insediamenti produttivi e interventi indispensabili inerenti la viabilitá interna. Questi temi appaiono imprescindibili per paesi come quelli ricompresi nell’Area Vestina interessati da un preoccupante spopolamento sia in termini di residenti sia di attivitá imprenditoriali e commerciali. Troppe difficoltá per chi con coraggio ogni mattina alza la serranda del proprio negozio per non abbandonare il proprio territorio. Troppe difficoltá per quei genitori che iscrivono i propri figli a scuola senza la sicurezza degli Edifici che li accolgono”.
“Sulla questione scuole”, afferma infine l’associazione, “rispetto agli Istuti di istruzione superiore secondaria presenti a Penne, che rappresentano una immensa risorsa per l’Area, va necessariamente ripensata anche la modalitá di erogazione del trasporto pubblico extraurbano dato che gli orari, ancora parametrati su criteri obsoleti in cui non erano previsti rientri pomeridiani, con la previsione di una sola corsa di collegamento con i paesi delle aree più interne, rappresentano un dato oggettivamente disincentivante rispetto alle iscrizioni. Dato inaccettabile nel 2017 e che spinge sempre più le famiglie ad optare per Istituti Superiore siti nell’area costiera.
L’Associazione Vestina Nostra accoglie le misure immediate riconosciute da Governo e Regione ma si impegna, con forza, a realizzare di concerto con gli Enti a vario titolo coinvolti, una programmazione mirata al rilancio di un’area che non puó più permettersi di aspettare”.