Pescara. Sono una decina i sindaci del pescarese, tutti di centrodestra, che si scagliano contro la governance dell’Aca per l’emergenza idrica sofferta a causa dell’ondata di maltempo delle scorse settimane.
L’ultima rottura, pochi giorni fa, sulla conduttura del Tavo, ha tenuto nuovamente senz’acqua numerosi paesi dell’area vestina. Oggi, i sindaci di Scafa, Maurizio Giancola, Moscufo Alberico Ambrosini, Catignano Enrico Valentini, Cappelle sul Tavo Licia Maiorano Picone, Elice Gianfranco De Massis, Atri Gabriele Astolfi, Civitella Casanova Marco D’Andrea e Pianella Sandro Marinelli, hanno firmato di una lettera congiunta inviata all’Aca, al Collegio sindacale Aca e all’Ato pescarese, chiedendo “al Consiglio d’amministrazione senso di responsabilità per valutare l’adozione degli atti utili per dare all’Aca una governance che le consenta immediata operatività”.
“Mentre migliaia di famiglie del pescarese e del teramano vivono un’emergenza idrica senza precedenti, causata dal maltempo e dal sisma, un’emergenza che richiede atti straordinari”, affermano i sindaci, “l’attuale governance dell’Aca resta pervicacemente attaccata alle poltrone conquistate, pur consapevole di poter gestire solo l’ordinanza amministrazione, in barba alle esigenze eccezionali del territorio. Oggi tale situazione non è più accettabile né gestibile, per tale ragione chiediamo le dimissioni”.