Pescara, alcool vietato allo stadio: ambulanti vendono birra davanti ai vigili

stadioambulante2Pescara. Le prime avvisaglie erano state lanciate a luglio, quando il Prefetto aveva vietato agli esercenti della zona dello stadio di vendere alcolici durante i concerti, replicando il provvedimento già in vigore durante le partite del Pescara. Per le manifestazioni l’ordinanza fu revocata, ma per le partite rimane, così come rimangono gli abusi dei venditori ambulanti che in barba ai divieti nazionali continuano a vendere birra anche sotto gli occhi della Polizia Municipale.

“È una farsa”. Lapidario il commento che le associazioni Terra nostra , Commerciando in via D’Avalos e Comitato Portanuova fanno ancora una volta dell’ordinanza prefettizia che vieta la vendita di alcolici durante le manifestazioni sportive in scena allo stadio Adriatico. Da oltre un anno il quadrilatero via Marconi-via Vespucci-Lungomare Colombo-via Elettra viene inibito alla vendita di bevande alcoliche due ore prima, durante e dopo le gare di calcio del Pescara. Un provvedimento che, se la legge Maroni attribuisce alle sole gare definite “a rischio”, nella città dannunziana si applica a tutte le gare. In estate la lotta delle associazioni e dei ristoratori si era scagliata contro la Prefettura che, anche un’ora prima del concerto di Jovanotti, aveva allargato il divieto anche ai grandi eventi musicali. Un confronto con Prefetto e Comune aveva cancellato l’editto, rimasto comunque in vigore per il calcio, sebbene sceso da 6 a 4 ore. Se pizzaioli, enoteche, baristi e ristoranti (che continuano a denunciare come i clienti scappino dai loro esercizi per acquistare birra e vino dall’altra parte della strada, dove il divieto non vige), vengono controllati e multati, ciò non accade per i venditori ambulanti, più sfuggenti agli accertamenti  nonostante una legge nazionali vieti loro di vendere alcolici ovunque e a qualsiasi orario.stadioambulante

Proprio chi nelle vie dello stadio lavora e paga tasse (e multe all’occorrenza) tutto l’anno denuncia, dopo il derby Pescara-Ascoli di sabato scorso, l’ennesimo episodio in cui un “paninaro” si piazza di fronte le vetrine dei loro negozi “all’asciutto” a vendere birra, non solo cacciando qualche bottiglia sottobanco, ma perfino con una bella spillatrice piazzata sul chioschetto furgonato. C’è di più, come testimoniano le foto scattate dagli associati dei 3 comitati: sul furgone arancione incriminato, piazzato di fronte alle recinzioni dell’Adriatico, campeggia a caratteri cubitali la scritta “Birra alla spina”, a pochi metri da un “doblò” della Polizia Municipale, mentre una vigilessa può guardare a vista alcuni ragazzi consumare un bel boccale di birra. Accadimento che porta le associazioni a scrivere al Prefetto D’Antuono per richiedere la partecipazione alla prossima riunione del Comitato per la sicurezza, dove discutere della “iniqua questione”.

 

La lettera aperta al Prefetto: Illustrissimi riceventi, dopo l’ultima partita casalinga del Pescara contro l’Ascoli abbiamo avuto la conferma che le ordinanze prefettizie contro la vendita di alcoolici durante le partite di calcio sono uno strumento di discriminazione nei confronti di quelle attività  economiche che sono soggette alle suddette ordinanze. E’ il caso di enoteche e pubblici esercizi comprese nell’area “proibitiva” che assistono puntualmente ad ogni partita al deflusso di clienti verso attività analoghe a poche centinaia di metri escluse dall’area. A questo fattore va aggiunto che i chioschi ambulanti vendono sistematicamente bevande alcooliche in beffa sia alle ordinanze prefettizie e sia alla legge nazionale che regolamenta il commercio ambulante( come da foto allegate). Vi ricordiamo che le nostre attività stadioambulantevigiliassociate vennero chiuse e denunciate per aver violato le ordinanze dopo controlli effettuati dalle forze dell’ordine. Tali controlli non vengono effettuati sui chioschi ambulanti. Dopo l’ultimo incontro in prefettura dell’estate scorsa  nel quale fummo portati a conoscenza delle nuove regole dei divieti di vendita alcoolici durante le partite, senza alcuna nostra interlocuzione, abbiamo atteso di vedere se le nuove ordinanze potessero migliorare la situazione sicurezza. Se è pur vero che sono stati ridotti gli orari c’è comunque l’inibizione alla vendita per oltre quattro ore e Voi sapete bene che il tempo è denaro soprattutto in questo periodo storico. L’unica certezza dopo tutti questi mesi è che le ordinanze sono fortemente discriminanti per gli esercizi commerciali della zona stadio nei confronti dei loro analoghi di altre zone. Ci preme sottolineare che il fattore alcool non è l’unico che mette a rischio l’incolumità delle persone, soprattutto durante le partite di calcio che sono una festa vera e propria per tutta la città. La dimostrazione ci è stata data dai tifosi irlandesi nella partita Italia-Irlanda che, seppur alticci e sbronzi, non hanno creato alcun pericolo per l’ordine pubblico ma, al contrario, hanno portato allegria. E’ evidente, quindi, che il controllo per l’ordine pubblico vada effettuato per le persone che si segnalano “pericolose” e non per le attività che svolgono con sacrificio e con professione il proprio lavoro. Alla luce di quanto finora esposto le chiediamo di convocarci alla prossima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza per chiudere definitivamente la iniqua questione delle ordinanze secondo i nostri validi suggerimenti che , come già detto e ribadito in altri incontri in prefettura, pongono due ipotesi risolutive: La prima ipotesi è l’annullamento delle ordinanze prefettizie e  controllo dei “facinorosi” da parte delle forze dell’ordine mentre la seconda ipotesi è l’estensione su tutta la città di tali ordinanze. Le attività di Pescara comprenderanno benissimo che quando si tratta di tutelare l’ordine pubblico la solidarietà deve essere unanime.  
Certi di un accoglimento della nostra richiesta, attendiamo di essere chiamati all’incontro in prefettura e porgiamo distinti saluti.

Associazione Terra Nostra – Associazione “Commerciando in Via d’Avalos” –  Comitato Portanuova

 

Daniele Galli

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