Rigopiano. Resta solo un corpo da identificare tra le 29 vittime dell’hotel Rigopiano, gli altri, adesso, hanno tutti un nome.
Anche oggi, infatti, sono andate avanti all’ospedale di Pescara le procedure di identificazione dei cadaveri estratti dalle macerie dell’albergo.
Mano a mano che i corpi vengono identificati, parte la delicata fase della comunicazione ai familiari e del riconoscimento. Dopo questo passaggio c’è il trasferimento all’ospedale di Chieti, per l’autopsia. Al termine dell’esame autoptico, le salme vengono riconsegnate ai familiari.
Giampaolo Matrone, il superstite 33enne di Monterotondo (Roma), ricoverato per l’operazione di fasciotomia subita a causa dei traumi da schiacciamento al braccio destro, ha avuto in ospedale, affiancato dai famigliari, la conferma della morte di sua moglie, la 32enne Valentina Cicioni. Le sue condizioni, secondo quanto riporta il bollettino sanitario diffuso dalla Asl, “continuano ad essere stazionarie”, ma “non è stata ancora stabilita la data delle dimissioni”.
La coppia, lui titolare di una pasticceria nel paese della provincia romana, lei di Monterotondo, infermiera al policlinico Gemelli, si era concessa una vacanza di passare qualche giorno da soli, in intimità sulle montagne di Rigopiano, lontano dal lavoro. Per questo, fortunatamente, avevano deciso di lasciare ai nonni la figlia di 5 anni, che ora è rimasta senza mamma.