Pescara, sgombero dei senzatetto all’ex Osservatorio Avicolo e all’ex Cofa

casa_abusivaPescara. Li hanno trovati ancora addormentati, su materassi sistemati semplicemente a terra, con qualche coperta gettata alla rifusa, panni bagnati stesi ad asciugare, sedie e suppellettili raccolte evidentemente in qualche discarica e, a due passi, montagne di rifiuti di ogni genere.

E’ scattato stamane da parte della Polizia municipale di Pescara  lo sgombero di 15 cittadini che da giorni avevano occupato abusivamente l’ex Osservatorio Avicolo, la struttura di proprietà comunale situata nel rione dei Colli Innamorati, a pochi passi dal cimitero di Colli Madonna e di nuovo l’ex Cofa, sul lungomare Cristoforo Colombo, dove i senzatetto hanno di nuovo rotto le catene con cui il Comune aveva sigillato i cancelli la scorsa primavera nella fase di riconsegna della struttura alla Regione Abruzzo. Ex Cofa che dunque dopo pochi mesi è tornato a trasformarsi in un dormitorio e in una discarica. Ora tutti i clochard individuati sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione di rito, tranne una donna di nazionalità russa che, malata, è stata portata in ospedale. La Attiva è già intervenuta sui due siti per la loro bonifica totale portando via oltre cinque camion di materiale e pattume, mentre la società del gas ha provveduto a riparare una perdita di gas presente presso l’ex Cofa.

“Nei giorni scorsi – ha spiegato il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi – la Polizia municipale ha effettuato dei sopralluoghi di pre-verifica, accertando, anche con riprese fotografiche, l’utilizzo abusivo e improprio di due siti della città da parte di clochard e senzatetto, la maggior parte dei quali di nazionalità straniera. Stamane, alle 6 in punto, è scattato il blitz: tre pattuglie della Polizia municipale, 9 uomini in tutto oltre al colonnello Fioretti e al maggiore Di Donato, sono piombati all’interno dell’ex Osservatorio Avicolo, in via Colli Innamorati, trovando, ovviamente, i cancelli aperti, senza catene né lucchetti. All’esterno della struttura hanno trovato ogni genere di rifiuti, vecchi copertoni, inerti, fiaschette di vino, bottiglie abbandonate; all’interno della struttura era stato allestito una sorta di mini-appartamento in cui vivevano tre cittadini di nazionalità rumena, trovati addormentati sui materassi gettati a terra, sul pavimento coperto da vecchi tappeti. Nel piccolo locale c’erano comodini, sedie, tavolini, pentole, con un tanfo insopportabile. I tre cittadini sono stati svegliati, e, raccolti gli effetti personali, sono stati trasportati in questura per l’identificazione, mentre gli operatori della Attiva hanno subito avviato la bonifica del sito, portando via ogni materiale ingombrante, materassi, mobili, tappeti e tutto ciò che si trovava nel locale, operazione conclusa intorno alle 13 con la chiusura, di nuovo dei cancelli”.

Intanto, intorno alle 7, “la stessa squadra della Polizia municipale si è spostata presso l’ex Cofa, sulla riviera sud – ha proseguito Foschi – dove, all’interno di una delle vecchie palazzine uffici, ormai diroccate e abbandonate, sono state trovate addormentate altre 12 persone, tra cui cinque donne, quattro di nazionalità rumena e una russa ammalata, e, tra i 7 uomini, cinque erano italiani senzatetto. Anche in questo caso gli agenti hanno trovato condizioni igienico-sanitarie insostenibili, con rifiuti da ogni parte, materassi gettati a terra, bucato steso ad asciugare all’interno delle stanze, e persino un cucciolo di cane spaventato e legato con il guinzaglio alla gamba di un letto. I cittadini sono stati svegliati, la donna russa malata è stata trasferita in ospedale, mentre gli altri 11 utenti sono stati portati in questura per essere identificati. Nei confronti dei 15 senzatetto potrebbe scattare ora la denuncia per violazione di proprietà privata e danneggiamento”.

Non solo: mentre erano sul posto, gli agenti della Polizia municipale hanno avvertito un forte odore acre e, girando tra i capannoni, si sono accorti della presenza di una pericolosa fuga di gas. In sostanza, il complesso dell’ex Cofa sembra sia ancora fornito dell’erogazione del gas, anche se ormai la struttura è stata dismessa da vent’anni, e forse nel tentativo di rubare i tubi in rame e ottone, da rivendere nel mercato del sommerso, qualche senzatetto avrà tagliato gli stessi tubi, senza accorgersi di aver provocato una perdita di gas con i rischi connessi. Ovviamente la Polizia municipale ha subito allertato l’azienda del gas per il ripristino in sicurezza dell’area che fortunatamente è priva dell’erogazione dell’energia elettrica, staccata la scorsa primavera.

Anche in questo caso gli operatori della Attiva sono già intervenuti per la rimozione dei rifiuti, e per effettuare la bonifica e la derattizzazione dell’intera zona, praticamente ritrasformata in un dormitorio-discarica a pochi mesi dall’esecuzione dell’intervento di bonifica da parte dell’amministrazione comunale che la scorsa primavera ha ritrasferito la gestione del complesso alla Regione Abruzzo, ente proprietario che però nei giorni scorsi ha sottoscritto il primo Protocollo d’intesa con il Comune e la Camera di Commercio che acquisirà l’intera superficie. Nel frattempo già oggi gli operatori della Attiva hanno provveduto a risigillare i cancelli dell’ex Cofa con nuove catene e lucchetti.

In mattinata la Polizia municipale ha poi effettuato sopralluoghi negli spazi dell’ex ristorante ‘Franco’, in via Andrea Doria, “anch’esso rifugio per senzatetto secondo le denunce dei residenti della zona – ha sottolineato Foschi – e presso l’ex draga, sul lungofiume nord, ma in entrambi i casi non abbiamo trovato cittadini accampati. Ovviamente nelle prossime settimane i nostri agenti torneranno sul posto per ulteriori verifiche”. 

Impostazioni privacy